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I COLPI dell’artiglieria russa RISUONAVANO

            in tutta la CITTÀ facendo tremare le mura
            dei BUNKER in cemento ARMATO




                      ei piani di Hitler, Berlino doveva esse-  mettere al riparo le opere d’arte, come il busto egi-
                      re la nuova capitale dell’Europa nazi-  zio di Nefertiti e l’altare greco di Pergamo.
                      ficata e quindi andava ripensata e ri-  Testimoni raccontarono che le spessissime pare-
            Ncostruita. I suoi progetti (e quelli del   ti di cemento armato dei bunker tremavano sotto i
            suo architetto, Albert Speer) prevedevano edifici   colpi dell’artiglieria russa: sembravano sempre sul
            talmente imponenti da fare invidia a San Pietro,   punto di cedere. Ma resistettero.
            a Roma, e sfarzosi come Palazzo Pitti a Firenze. E   Poiché la maggior parte dei berlinesi adulti era al
            poi teatri, cinema, sale da migliaia di spettatori e   fronte, la difesa delle torri era affidata a ragazzi di
            una piazza da un milione di persone per le aduna-  15-16 anni, che sui tetti delle Flakturm si trovava-
            te. Il trasporto cittadino su ruota e rotaia si sareb-  no a maneggiare armi contraeree con pochissimo
            be sviluppato in appositi tunnel sotterranei avve-  addestramento.
            niristici. Per questo, nel 1938, cominciarono i la-  Altre gallerie sotterranee, destinate a rifugio per
            vori di scavo: a 18 metri di profondità fu costruita   i civili e deposito di armi, si trovavano presso l’ae-
            una parte della rete delle gallerie previste dal pro-  roporto di Tempelhoff, fiore all’occhiello del Ter-
            getto. Ma nel 1939 i lavori si interruppero per lo   zo Reich voluto e progettato dallo stesso Führer.
            scoppio della guerra.                      Sotto “l’aeroporto di Hitler” c’era un mondo se-
             Da quel momento l’uso che venne fatto delle gal-  greto: 40 chilometri di tunnel su sei livelli. Con
            lerie fu molto diverso da quello per cui il Führer le   tanto di gallerie ferroviarie destinate al trasporto
            aveva pensate. Diventarono prima depositi di armi   degli spettatori per le esibizioni militari in tem-
            e poi, nei drammatici giorni della battaglia di Ber-  po di pace. In tempo di guerra, qui si riparavano
            lino, rifugio per la popolazione.          i caccia. L’aeroporto, nodo fondamentale per la
             Arrivano i russi. Nella primavera del 1945,   difesa della città, fu però conquistato dai russi in   SOTTO ASSEDIO
            quando sulla capitale del Terzo Reich cadeva-  appena due giorni.                     A destra, bombardieri
                                                                                                  sovietici e un carro
            no giorno e notte le bombe alleate, molti berli-  Violenze inaudite. Alla fine, anche i rifugi   colpiscono il Reichstag.
            nesi si rifugiarono lì. Ma il peggio doveva anco-  non furono più così sicuri. Molti berlinesi erano   Questo fotomontaggio
            ra venire: l’Armata Rossa stava avanzando su Ber-  terrorizzati dall’idea di infilarsi in quelle gallerie e   di propaganda
            lino. La mattina del 21 aprile entrarono in cit-  temevano di fare la fine dei topi, con i sovietici al-  apparve nell’aprile del
                                                                                                  1945 sul quotidiano
            tà i primi reparti corazzati sovietici, che aprirono   le spalle. La loro era una paura più che giustifica-  russo Pravda. Sopra a
            la strada alle truppe d’assalto. Da quel momento   ta. I testimoni riferirono poi di saccheggi, omici-  sinistra, membri della
            Berlino fu vittima di una delle più massicce ope-  di e soprattutto stupri da parte dei militari sovie-  Volkssturm, la milizia
                                                                                                  popolare nazista,
            razioni di artiglieria di tutti i tempi in una cit-  tici. A dire il vero, quello che accadde in quell’ul-  preparano le barricate.
            tà. Si stima che in dieci giorni siano caduti sul-  timo atto della battaglia di Berlino è ancora oggi   Sopra a destra,
            la capitale tedesca quasi 2 milioni di proiettili.    dibattuto tra gli storici. Alcune stime dicono che   soldati sovietici
            I civili cercarono di rifugiarsi ovunque ve ne fosse   i militari sovietici si siano macchiati di 100mila   con i civili a Berlino
                                                                                                  immediatamente dopo
            la possibilità: nei tunnel in costruzione, nella me-  violenze sulle donne solo a Berlino e di 240mila   la battaglia.
            tropolitana, nelle fognature.              in tutta la Germania. Lo storico britannico Anto-
             Sottoterra. I rifugi presto si rivelarono insuf-  ny James Beevor lo ha definito “il più grande stu-
            ficienti e si riempivano fino al doppio della loro   pro di massa della Storia”.
            reale capacità. I bunker antiaerei erano collocati   Gli uomini erano fuori controllo, gli alti coman-
            nelle Flakturm, enormi fortificazioni di difesa po-  di dell’Armata Rossa ne erano consapevoli e tolle-
            ste a “guardia” della città e costruite in punti con-  rarono le violenze. In fondo, le giudicavano una
            siderati strategici a partire dal 1941. Erano tre: la   sorta di vendetta nei confronti dei tedeschi per l’in-
            Flakturm Tiergarten, la Flakturm Friedrichshain e   vasione dell’Urss. E questo nonostante i timori dei
            la Flakturm Humboldthain. In quest’ultima (l’u-  vertici sovietici per il possibile danno d’immagi-
            nica ancora oggi in piedi, le altre invece furono ab-  ne. Il terrore della popolazione civile in quegli or-
            battute dopo la guerra) si trovava un bunker antia-  ribili giorni è indescrivibile. Molti, pur di non fi-
            ereo per 15mila civili (ma ne arrivò a contenere fi-  nire nelle mani dei russi, si suicidarono: 100mila
            no a 30mila), un ospedale con 95 posti letto e due   persone si tolsero la vita a Berlino tra aprile e mag-
            sale operatorie. Nelle torri c’era persino un’area per   gio del 1945.


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