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Il cavallo bianco e il molo 1920
dove l’arte veniva rappresentata a senso unico, al vediamo un Sironi che ritorna alla pittura iniziale,
servizio della propaganda dei regimi) Il fascismo alla pittura da cavalletto, con una semplificazione
credeva nella possibilità di un’arte autonoma strutturale e formale dei soggetti: era questo,
dalla politica. Certo, il concetto di un’arte fascista infatti, il genere che aveva caratterizzato il suo
veniva propugnato, e dunque Sironi fu oggetto di iniziale impegno artistico. Un pittore geniale e
contestazioni (Farinacci); tuttavia, la tolleranza originale, che ha lasciato una grande impronta
artistica, nel regime fascista, fu pressoché nella storia dell’arte del ‘900. Nel corso della
assoluta, per non bruciare la creatività agli artisti. sua carriera espose anche all’estero, riportando
Ciò incoraggiò un’arte vera e spontanea. Questo grandi successi: a Losanna, a Madrid, a Buenos
concetto va considerato e apprezzato per non Aires. Nel maggio del 1961 gli venne conferito
stravolgere il senso della storia. Grandi le doti il premio Città di Milano. Tante mostre gli sono
artistiche di scenografo e muralista; le opere state dedicate ovunque: a Sassari, nel 1974, presso
sironiane, tra le altre cose, risultano d’intonazione il Padiglione dell’Artigianato Sardo, vi fu una sua
cupa e tenebrosa, ed esprimono, come già detto, importante esposizione. Nel 1981, poi, il Comune
solidità volumetrica, grazie a valori cromatici di Sassari gli dedicò una mostra, dal 13 agosto al 12
peculiari (specialmente nell’aspetto di densità del settembre, a Palazzo Ducale; e, sempre a Sassari,
colore), con una plasticità quasi da bassorilievo. il 13 agosto, alle 12,30, venne scoperta una lapide
Sironi è stato definito un pittore tragico, commemorativa sulla sua casa natale (in Via Roma
malinconico, è stato un pittore “dell’oscurità”, 31), e fu presentata una monografia. Sironi fu un
nel senso più positivo; un pittore dell’ispirazione artista sassarese d’ingegno singolarmente vivace;
(anche per il suo carattere e la sua parte intima) sua nota peculiare fu l’attenzione all’aspetto
del cuore e dell’anima, celata e nascosta. Il suo sociale; espresse apertamente il suo pensiero
temperamento lo portava a creare, sulle tele, con sentimento profondo; fu tra gli artisti, che
opere determinate da malinconie oniriche, per primi, infusero uno spirito nuovo nell’arte
assecondando la sua naturale propensione per italiana.
i soggetti drammatici. Sempre coerente con se
stesso, egli aderì alla Repubblica sociale, poi
riparò a Dongo e Bellagio. Nel dopoguerra,
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uno spirito nuovo nell’arte italiana .