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Arte







                                                        Arti & Mestieri




                                                        Elio Pulli racconta, il progetto mai compiuto,

                                                        della bottega sassarese




                                                         Testo e intervista: Daniele Dettori

                                                         Foto: Donato Manca©










                                                        Si parla, ciclicamente, di una scuola o bottega di Arti&Me-
                                                        stieri dedicata alla nostra città. Un luogo utopico, per certi
                                                        versi assimilabile alle terre di Prete Gianni (non ce ne voglia
                                                        il nostro stimato Direttore per la corrispondenza del nome),
                                                        dove artisti e maestranze lavorano fianco a fianco intaglian-
                                                        do, scolpendo, modellando, costruendo; insomma, producen-
                                                        do beni e cultura da condividere e investire con chi Sassari
                                                        la vive sia quotidianamente, sia da turista. Se ne era parlato
                                                        sul finire dell’Ottocento, di un simile progetto. A parlarne era
                                                        stato quel G. A. Sanna il cui nome capeggia sulla facciata del
                                                        Museo di via Roma. Se fosse andato in porto, forse avremmo
                                                        letto il suo nome anche nell’attuale Emiciclo Garibaldi, dove
                                                        il ricco imprenditore e politico aveva una residenza e dove
                                                        voleva realizzare una scuola che istruisse i giovani di allora
                                                        sui mestieri più gettonati e utili per la società. Se ne è parlato
                                                        nuovamente un secolo più tardi, con il dovuto rapporto che
                                                        il passare del tempo ha richiesto e con un progetto ambizio-
                                                        so ma molto concreto, nato dall’immaginazione e dall’entu-
                                                        siasmo di un nome che, artisticamente parlando, ha lasciato
                                                        segni indelebili sulla sua strada: Elio Pulli.  Incontriamo Elio
                                                        Pulli nel suo laboratorio di Porto Conte, l’occasione ce la
                                                        regala la presentazione del libro “Su Prinzipeddu Nostru”, la
                                                        traduzione in lingua sarda, a opera di Luciano Goddi, del ca-
                                                        polavoro di Antoine de Saint Exupery, “Il Piccolo Principe”.



                                                        Siamo qui per un approfondimento. Sul numero di aprile
                                                        2016 della nostra rivista, ci ha raccontato del progetto,
                                                        purtroppo mai andato in porto, di una scuola di Arti e
                                                        Mestieri che sarebbe dovuta sorgere nell’edificio del vec-
                                                        chio asilo di Sant’Apollinare. Può dirci qualcosa in più?

                                                        Non solo Sant’Apollinare. Sarebbe dovuta certamente sorge-
                                                        re entro le mura della città vecchia ma sarebbe stata spazial-
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