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Ci auguriamo che, passata l’estate di questo orribile autunno non ci sia una se-
conda ondata. “Compriamo Ita- liano”, viaggiamo in Italia, vestia- mo italiano, mangiamo e beviamo italiano.
In autunno la crisi economica dopo questi mesi di lockdown sarà mordente, con uno dei nostri asset economici più importan- ti, “Il Turismo”, allo stremo, con tutte le aziende anno 2020 nel quale ci siamo beccati una pan- demia con un nemico “Mister
Covid 19”, sconosciuto, forte ed invisibile, che ci ha costretti chiu- si in casa per 100 giorni, come ai tempi dei Neanderthal quando le genti si rifugiavano nelle caverne, in autunno non ci sia una seconda ondata. “Compriamo Italiano”, viaggiamo in Italia, vestiamo italia- no, mangiamo e beviamo italiano. In autunno la crisi economica dopo questi mesi di lockdown sarà mordente, con uno dei nostri asset economici più importanti, “Il Turismo”, allo stremo, con tutte le aziende della filiera in ginocchio,
dagli alberghi ai ristoranti e con una caduta del PIL (prodotto in- terno lordo) che Banca Italia stima intorno al 10%. Una crisi econo- mica di queste dimensioni supera di gran lunga quella cominciata nel 2008 coi mutui subprimes sta- tunitensi e durata 19 anni.
Siamo nelle condizioni dei nostri nonni e padri che 76 anni fa do- vettero rimboccarsi le maniche dopo le macerie lasciate dalla guerra.
Ma loro ce la fecero arrivando per- sino a creare il cosiddetto “boom economico” degli anni Sessanta. Noi, grazie ai mas- sicci fondi eu- ropei abbiamo un’occasione che non possiamo assolutamente sprecare, è il rovescio della me- daglia positivo di questa inattesa catastrofe prima sanitaria e poi economica.
Già a febbraio quando ero a Mi- lano e Bergamo, epicentri del di- sastro sanitario che di lì a poco si sarebbe scatenato, eravamo messi molto male perché con un fardel- lo di debito pubblico fra i più so- stanziosi del mondo, la Germania, motore trainante dell’economia
Giugno/Luglio 2020 15
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