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STORIA E TRADIZIONE
Didascalia
nessun animale e il fenomeno va interpretato come simbolo della frustrazione psichica, economi- ca, sociale e sessuale: come crisi isterica del singolo individuo.
Il ragno, simbolo di Madre Ter- ra, riaffiora con istinti primordiali implacabili, con la grande forza di antichi riti pagani che il Cri- stianesimo ha mitigato riportan- doli alla ragione, nel grembo di Santa Madre Chiesa. All’origine ci sono la terra e la taranta, il tamburello e la musica primor- diale e un repertorio di ricordi ancestrali che ci portiamo dentro e che a periodi riaffiorano.
TARANTISMO PUGLIESE
Il tarantismo pugliese nacque nel medioevo e mantenne un’in- tensità di partecipazione popo- lare e varietà di forme mitico/ rituali sino a fine ’700, iniziando
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male sconosciuto, decideva di chiamare in soccorso, e pagarli per il servizio offerto, un grup- po di musicisti che si avvalevano principalmente del tamburello per “scazzacare” la Taranta, ovvero in dialetto salentino, far sì che la Taranta uscisse da quel corpo.
La melodia era quella della ta- rantella, un ritmo semplice, con poche note, ripetute in modo ossessivo, il paziente iniziava a ballare, mentre i suonatori di tamburello erano alla ricerca della melodia giusta, che fosse in grado di allontanare l’effet- to devastante del veleno del- la Tarantola. Il ballo non aveva fine, durava giorno e notte e il paziente cadeva in una sorta di trance, fino allo sfinimento.
Uno degli studi più importan- ti sul Tarantismo lo dobbiamo
la decadenza nel secolo succes- sivo. Le manifestazioni volte a esorcizzare il problema psichico o psichiatrico, sociale o socio- logico, hanno origini pagane; il fenomeno si manifestava quan- do l’individuo aveva un proble- ma mentale, una malattia, come la depressione ad esempio, una specie di mal di vita, un disagio sociale e ha riguardato sia uomi- ni che donne, ma non a caso ad essere più spesso coinvolte era- no le donne.
Le pizzicate erano “emarginate tra gli emarginati”, che duran- te l’estasi o il tormento del ve- leno, si potevano permettere tutto, anche di mimare amplessi in pubblico, fino a quando San Paolo, protettore delle taranta- te, non concedeva la grazia. La famiglia cercando di aiutare la persona cara affetta da questo


































































































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