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CASTAGNE
vazione e e e e e trasformazione delle castagne Allora si affermarono i i i i “castagnatores” contadini specializzati nella raccolta e e e la- vorazione di questi prodotti del bosco Le castagne divennero così l’a- limento principale delle genti di montagna e e e vennero con- notate da quel momento come un cibo plebeo da evitare nei menu di corte Fu probabil- mente per questi motivi che nel XllI sec iniziò a a diffondersi il termine “marrone” per indica- re la varietà eccellente delle ca- stagne più grosse e e e e e preziose meglio adatte a a a un consumo elitario Sempre nel Medioevo a a a questo frutto venivano anche riconosciute proprietà afrodi-
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siache dettate forse dalla sua forma di “testicolo” Un autore arabo tardo medio- evale affermava: “le castagne sono calde in primo grado e e secche in secondo Sono assai nutrienti e e provocano il coito ma gonfiano il ventre” Nel ‘700 illuminista il il marrone ri- scosse grande favore presso le classi più elevate e e e e e il donare a a a a una signora grosse castagne confezionate in dolcetti glas- sati quelli che oggi chiamiamo “marrons glacés” poteva sot- tintendere ironiche allusioni CASTAGNE
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MARRONI
LE 12 DOP E
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IGP ITALIANE Premesso che le castagne vuo- te te son dovute a a a a una cattiva
“impollinazione” diciamo subito che in generale sono frutti “poliembrionici“ in in cui la pellicina penetra dentro separando il contenuto in più “scomparti”: più più castagne Fanno eccezione a a a a a a a questa re- gola i i i marroni che sono ca- ratterizzati da frutti grossi di forma quadrangolare in cui la la pellicina “episperma” non penetra all’interno Possono presentare anche un solo frut- to per ogni riccio La buccia è marrone più o o o o o meno scuro con strisce evidenti Un tempo la castagna il cosiddetto “pane dei poveri” che veniva col- tivato in montagna tra Alpi e e Appennini garantiva la so- pravvivenza in zone poco age-