Page 163 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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COLONIE GRECHE. 153
l’ abbondanza delle colonie, ma anche perchè le si
“ non solo per
spinsero allora in luoghi non mai tentati per l’ avanti, e più re-
moti dalla lor patria. Le città della Grecia europea che più di
tutte presero parte a questa seconda colonizzazione, furono Ere-,
tria, Calcide, .Megara e Corinto: nelle quali, ricche al di sopra
dell’ altre di potenza marittima e di popolazione, l’aristocrazia
che era al governo favoriva 1’ allontanamento dei cittadini po-
veri. htetom nella Pieria fu fondata da Eretria. Da questa puree
da Calcide fu coperta di colonie la penisola di Calcidica ma due
,
di esse,-Enia e Potidea ci furono stabilite da Corinto. Da Andro,
colonia anch’essa d’ Eretria, fu colonizzato il golfo strimonio, dove
ci fondò le città d’ Acanto, Stagira e Argilo. Megara si portò più
lontano, sulla Propontide , e ci stabili le colonie di Periato q Se-
limbria, e, all’ingresso del Bosforo, Bisanzio che doveva poido-
ventare la capitale di due grandi imperi. .Ma nella colonizzazione
di quelle parti d’oriente mostrarono somma attività le città gre-
che dell’ Asia, come ne diremo qualcosa nella lezione seguente.
Corinto che non fondò se non due colonie al nordoriente della
Grecia, ne mandò invece assai nel maro Ionio e qpll’ Adriatico.
Ne stabili a Corcira, a Leucade, ad Anattorio, ad Ambracia, ad
Apollonia, e a Epidamno : Corcira le serviva di stazione pel com-
mercio cóli’ Italia ; le altre, pel commercio coll’ Epiro e l’ Illiria.
Ma le colonie più importanti furon fondate in occidente.
La Sicilia, per antiche e spaventose tradizioni rese popo-
d'
lari dall’ Odissea . Omero; era creduta dai Greci come la culla
d’una genia d’ uomini giganti e feroci. Questa credenza, oltre ai
pirati etruschi che in gran numero corseggiavano in quei dintor-
ni, tennero {>er lungo tempo i Greci lontani da quel paese. Ora
avvenne che l’ ateniese Teoclo, sbalzato dai venti sulle coste della
Sicilia, la trovò abitata, contro l’opinione comune, da poi>oli
paciCci e deboli. Quindi, tornato in patria, col decantarne la
bellezza del cielo e la molta fertilità del terreno, e coll’ assicu-
rare la mitezza e la debolezza degli abitanti , cercò d’ indurre i
suoi concittadini a spedirci qualche colonia. Lo sue premurose
proposizioni non furono accolte , e lui andò a farlo ai Calcidesi,
che ne rimasero iwrsuasi. Si formò subito una colonia il di cui
.
comando fu dato a Teocle; gli si unirono anche parecchi abi-
tanti di Nasso i quali ebbero una parto si attiva nella spedizio-
,
ne, che fu dato il nome di Nasso alla città fondata dalla colonia
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