Page 203 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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SECONDA GUERRA PERSIANA. ‘ i93
» gli dice : ecco i vostri nemici ; non si tratta di contarli ; bi-
» sogna vincere o morire. » ‘ Serse rideva più forte.
Dati gli ordini della partenza, 1’ armata si mosse divisa in
tre corpi, uno dei quali lo comandava Mardonio. La flotta navi-
gava lungo la costa, sempre in vista delle truppe terrestri: per
dove queste passavano, era devastazione e rovina ; basti il dire,
che il solo pranzo di Serse, costò alla città di Taso 400 talenti
(2,320,000 franchi) ; cioè quasi la somma che poi Atene si faceva
pagare a’ suoi alleati per mantener la marina che gli aveva libe-
rati dal giogo persiano. Aveva dunque ragione un cittadino
d’ Abdera a proporre un solènne ringraziamento agli Dei perchè
Serse non faceva ohe un pasto al giorno. Arrivate allo Strimonio, •
.sul quale era stato già costruito un ponte, i Magi fecero un sacri-
fizio di cavalli bianchi, e altre cerimonie. Arrivate poi aìl Anfi-
poli, chiamata allora le Nove Vie, i Magi fecero un più orribile
sacrifizio : sotterrarono vivi^ non si sa a che scopo, nove giovani
e nove ragazze di quel paese. Ad Acanto, Serse si fermò per ve-
dere il canale , in grazia del quale la flotta scansò il pericolo di
girare il monte Atos. Li per la prima volta l’ esercito si separò
dalla flotta, e continuò la marcia allontanandosi dalla costa. Si
dovevano ricombinar di novo a Terma, piccola città che détte il
suo nomo al golfo Termaico.
Intanto, cosa facevano i Greci? Le prime voci arrivate fra
loro dei preparativi di Serse, avevano messo dell’inquietudine
negli Stati più esposti"' ai danni d’un’ invasione: non cosi però
da persuaderli subito a provvedere in comune all’ imminente pe-
ricolo. Ma quando dopo l’ arrivo di Serse a Sardi quelle voci si
fecero più minacciose, e si vedde comparire in Grecia degli am-
l’ acqua a
basciatori spediti dal re a chieder la terra e tutti gli
Stati fuorché Sparta e Atene, allora si pensò di verificar meglio
le cose per poi prendere i provvedimenti opportuni. Quindi fu-
ron mandati a Sardi degli esploratori che esaminassero tutto mi-
nutamente. E’ furono scoperti e arrestati ma Serse impedì che
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si punissero ; gli fece anzi osservare con tutto l’agio ogni cosa,
e poi gli rimandò, sperando che l’immensità della sua potenza
dovesse incutere un gran terrore nei Greci. Ma non fu cosi. I
Tessali, i Locresi Ozoli, i montanari della Doride, tutti i Beoti
fuorché quelli di Tespia e di Platea, parteggiavano, più o meno,
* Id , VII , 101-104. Noi abbiamo molto abbreviato.
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