Page 293 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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ORIGINE DELLA GUERRA DEL PELOPONNESO. 283
TORO un’ ambasceria ad Alene con delle proposizioni : non per
amore di un accomodamento pacilìco, ma per aver tempo di
prepararsi meglio alla guerra, e per veder di trovarne una ragione
più plausibile a forza di moltiplicare le loro domande. Chiesero
dapprima che gli Ateniesi espiassero il saci'ilegio degli Almeo-
nidi, il di cui antenato .Megacle aveva ucciso quasi due secoli
innanzi Cilono e i suoi partigiani al piede degli altari. L’ espia-
zione doveva consistere nell’ esilio da Atene di tulli gli Almeo-
nidi. Questa strana esigenza di Sparla non aveva altra mira che
di far bandire Pericle, il quale, per parte di madre, apparte-
neva a quella famiglia. Gli Ateniesi risposero chiedendo, alla
loro volta , che espiassero anche loro la contaminazione del
tempio di Nettuno a Tenero ; giacché essendosi una volta rifu-
giali in quel tempio in alto di supplichevoli degl’ Iloti che teme-
vano una punizione, gli Spartani gli avevan fatti uscire di li, e
poi uccisi. Chiedevano inoltre che espiassero la conlaminazione
del tempio di Minerva Calcieco, a motivo della morte di Pausa-
nia. Allora gli Spartani chiesero agli Ateniesi tre altre cose
;
1° Che ritirassero le loro truppe dall’assedio di Potidea; 2“ Che
lasciassero a Egina la sua piena autonomia ; 3" Che abrogassero
il decreto di esclusione dai loro porli e mercati emanato contro
i Megaresi. Gli Ateniesi non dettero soddisfazione a nessuna di
queste domande. Vennero da ultimo tre altri ambasciatori di
i quali si limitarono a dire : « 1 Lacedemoni deside-
Sparla ,
» rano che la pace sia mantenuta , e lo sarà, se voi lascerete au-
» tonomi i Greci. » ' Questa domanda tanto dilferento dalle pre-
cedenti, aveva almeno il merito di far conoscere chiaramente
r intenzione vera degli Spartani. Gli Ateniesi radunarono l’as-
semblea per deliberare in proposito, c dare, una volta per tutte,
una risposta perentoria.
Pericle parlò con grand’energia. Osservò che il cedere in
una cosa sarebbe un dare occasione a Sparta di esigerne altre e
jK)i altre, e riconoscersi suoi soggetti. Era dunque necessario
opporsi deci.samenle ai disegni che essa macchinava da tanto
tempo contro di loro. Né dovevano aver timore quanto all’esilo
della guerra , perchè loro avevano il vantaggio dell’ unità di go-
verno necessaria all’ accordo e alla celerità dell’ operazioni, men-
tre i loro nemici sarebbero una lega di Stali regolali da vari
> Id., I. 139.
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