Page 12 - Storia dell'aviazione italiana
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10 Natalia Nikishkina ed Ekaterina Spirova
battaglione autonomo con quattro compagnie specialisti di
manovra, una compagnia operai, una compagnia treno, una ra-
dio telegrafica ed una fotografica. Una sezione aviazione con
quattro ufficiali, sessantasette uomini di truppa e un numero
imprecisato di ufficiali comandanti entrò a far parte del bat-
taglione il 1° novembre dello stesso anno. Nacque sul finire
del 1910 la scuola militare di aviazione in Cascina Malpensa
svincolando quindi l’Amministrazione Militare dal ricorso a
scuole di pilotaggio civili o estere come era avvenuto fino a
quel momento.
Venne costituito nel 1911 l’Ufficio di ispezione dei servizi
aeronautici e, pur riconoscendo la opportunità di dar vita ad
uno speciale corpo aereonautico, si procedette a modificare
l’organico del battaglione specialisti su di un comando e quat-
tro reparti aventi le seguenti funzioni: 1° truppe; 2° aviazione
militare; 3° dirigibili; 4° stabilimenti, esperienze e costru-
zioni. Nello stesso anno gli aeroplani fecero il loro debutto
in ambito militare partecipando con successo alle grandi ma-
novre svoltesi in Monferrato. Successivamente alcuni aerei,
raggruppati nella 1° flottiglia aviatori (tutti piloti civili) agli
ordini del Capitano Montù, vennero trasferiti in Tripolitania,
dove era in corso la guerra contro i turchi.
La guerra italo-turca del 1911-1912, così come le guerre nei
Balcani del 1912-1913, servirono da potente impulso allo
sviluppo dell’aviazione militare in tutti i paesi. Da quel mo-
mento, si prestò molta attenzione all’aereo come seria arma
da combattimento.
Nell’ottobre 1911, gli italiani usarono per la prima volta ae-
rei per scopi militari contro le posizioni turche a Tripoli (una