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Un tempo la maggior parte della popolazione sul pianeta sapeva come coltivare i
propri alimenti, allevare i propri animali e prendersi cura di sé. Non c’erano molte
persone favolosamente ricche, ma c’era una certa dignità nell’avere un pezzo di terra
che potevi chiamare tuo, o nell’avere un’abilità che potevi far fruttare.
Tristemente, nelle ultime decine di anni, una percentuale sempre maggiore di terre
coltivabili è stata inghiottita da grosse corporation e da governi corrotti. Centinaia di
milioni di persone sono state cacciate dalle proprie terre verso aree urbane sempre
più dense.
Nel frattempo, è diventato sempre più difficile avviare un’attività propria, dal
momento che poche monolitiche corporation globali hanno iniziato a dominare quasi
ogni settore dell’economia mondiale. Così, un numero sempre maggiore di persone
nel mondo è stata obbligata a lavorare per “il sistema” per riuscire appena a
sopravvivere. Allo stesso tempo, coloro che sono al vertice della catena alimentare
(l’élite) hanno impiegato decenni per implementare il sistema in modo da assicurarsi
nelle proprie tasche porzioni sempre più vaste di ricchezza.
E così oggi, nel 2010, abbiamo un sistema globale in cui pochissime persone al vertice
…
… sono assurdamente ricche, mentre circa metà della popolazione di questo pianeta è
irrimediabilmente povera.
Ci sono davvero poche nazioni nel mondo che non siano state quasi interamente
saccheggiate dall’élite globale.
Quando l’élite parla di “investire” nei paesi poveri, ciò che intende veramente è
prendere possesso delle terre, dell’acqua, del petrolio e delle altre risorse naturali.
Grosse corporations globali stanno oggi spogliando dozzine di nazioni in tutto il
mondo di favolose quantità di ricchezza, mentre la maggior parte della popolazione di
quelle nazioni continua a vivere in un’abietta povertà. Nel frattempo, i politici al
vertice di quelle nazioni ricevono ingenti doni per poter perpetrare il saccheggio.
Quello che quindi abbiamo nel 2010 è un mondo dominato da una minuscola
manciata di persone ultraricche al vertice che posseggono una quantità incredibile di
beni reali, un gruppo più numeroso di “manager intermedi” che fa funzionare il
sistema per l’élite globale (e che è pagato veramente bene per farlo), centinaia di
milioni di persone che fanno il lavoro richiesto dal sistema, e diversi miliardi di
“inutili avventori” di cui l’élite globale non ha bisogno alcuno.
Il sistema non è stato progettato per elevare il tenore di vita dei poveri. Né per
promuovere la “libera impresa” e la “competizione”. L’élite intende piuttosto
accaparrarsi tutta la ricchezza e lasciare il resto di noi schiavi del debito o della
povertà.
Quello che segue è un elenco di 20 dati statistici che provano il continuo
accentramento di ricchezza nelle mani dell’élite globale, lasciando la maggior parte
del resto del mondo in povertà e miseria.
1.Secondo la UN Conference on Trade and Development (Conferenza dell’ONU su
Commercio e Sviluppo), il numero di “paesi meno sviluppati” è raddoppiato negli
ultimi 40 anni.
2.I “paesi meno sviluppati” hanno speso 9 miliardi di dollari per importazioni di
alimenti nel 2002. Nel 2008 questa cifra è salita a 23 miliardi di dollari.
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