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oggi (aumentando quindi del 500%). Nello stesso periodo, l’incremento per i paesi
               sviluppati del PIL pro capite a parità di potere di acquisto è stato circa del 400%, e
               quello dei paesi emergenti e in via di sviluppo, più o meno, del 1000%. Se fossi un
               abitante di un paese in via di sviluppo avrei la percezione di “stare meglio” molto più
               di un abitante di  un paese sviluppato,  anche senza  considerare gli effetti fisici e
               psicologici minori che hanno miglioramenti marginali a  partire da condizioni  già
               “buone” (pur rimanendo il tenore di vita, in assoluto, decisamente peggiore di quello
               dei paesi sviluppati).
               Un momento: questo sarebbe certamente vero solo se la ripartizione dell’incremento
               del reddito derivante dall’incremento  del PIL pro capite fosse “equo” ovvero
               distribuito il più largamente possibile tra le persone del paese in esame.
               E  qui le cose si fanno interessanti. L’indice per misurare  la diseguaglianza nella
               distribuzione della ricchezza è il coefficiente di Gini (economista italiano che lo definì
               nel 1912; molto più interessante in proposito è la pagina in inglese). L’indice di Gini
               misura la dispersione statistica dei redditi per i residenti di una nazione. Vale 1 se
               tutto il reddito di una nazione è mano ad una sola persona, 0 (zero) se è perfettamente
               distribuito  tra tutti. Quindi, ai nostri fini,  a prescindere da quanto sia ricca  una
               nazione, tanto più l’indice di Gini è basso, tanto meglio il reddito è distribuito tra i
               cittadini. La cattiva notizia è che ho visto poche serie di dati disponibili in modo così
               poco continuativo  nel tempo come il coefficiente di  Gini.  Le informazioni raccolte
               sono comunque sufficienti per farci porre, alla fine dell’analisi, qualche domanda
               interessante.
               Cominciamo con l’andamento stimato dell’indice per l’intero mondo:





















               Sorprendente, no?  L’ineguaglianza  nella  distribuzione del reddito  nel mondo è
               cresciuta significativamente nel tempo,  praticamente da  quando è iniziata la
               rivoluzione industriale, e solo recentemente ha cominciato a diminuire. Non solo, ma
               questo è accaduto mentre  il totale della ricchezza  mondiale  aumentava
               incredibilmente, così come la popolazione mondiale e l’aspettativa di vita. Il ‘900, da
               questo punto di vista, è stato un secolo d’oro: maggiore ricchezza mondiale e indice di
               Gini quasi costante: effettivo miglioramento delle condizioni economiche per tutti. Se
               non conoscessimo questo tipo di errori di ragionamento (o di tentativi di
               manipolazione, spesso), avremmo  di che argomentare che maggiore è la
               diseguaglianza nella distribuzione della ricchezza, maggiore è la aspettativa di vita
               alla nascita.




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