Page 45 - avatar gladiatori degli idee_Active
P. 45
oggi (aumentando quindi del 500%). Nello stesso periodo, l’incremento per i paesi
sviluppati del PIL pro capite a parità di potere di acquisto è stato circa del 400%, e
quello dei paesi emergenti e in via di sviluppo, più o meno, del 1000%. Se fossi un
abitante di un paese in via di sviluppo avrei la percezione di “stare meglio” molto più
di un abitante di un paese sviluppato, anche senza considerare gli effetti fisici e
psicologici minori che hanno miglioramenti marginali a partire da condizioni già
“buone” (pur rimanendo il tenore di vita, in assoluto, decisamente peggiore di quello
dei paesi sviluppati).
Un momento: questo sarebbe certamente vero solo se la ripartizione dell’incremento
del reddito derivante dall’incremento del PIL pro capite fosse “equo” ovvero
distribuito il più largamente possibile tra le persone del paese in esame.
E qui le cose si fanno interessanti. L’indice per misurare la diseguaglianza nella
distribuzione della ricchezza è il coefficiente di Gini (economista italiano che lo definì
nel 1912; molto più interessante in proposito è la pagina in inglese). L’indice di Gini
misura la dispersione statistica dei redditi per i residenti di una nazione. Vale 1 se
tutto il reddito di una nazione è mano ad una sola persona, 0 (zero) se è perfettamente
distribuito tra tutti. Quindi, ai nostri fini, a prescindere da quanto sia ricca una
nazione, tanto più l’indice di Gini è basso, tanto meglio il reddito è distribuito tra i
cittadini. La cattiva notizia è che ho visto poche serie di dati disponibili in modo così
poco continuativo nel tempo come il coefficiente di Gini. Le informazioni raccolte
sono comunque sufficienti per farci porre, alla fine dell’analisi, qualche domanda
interessante.
Cominciamo con l’andamento stimato dell’indice per l’intero mondo:
Sorprendente, no? L’ineguaglianza nella distribuzione del reddito nel mondo è
cresciuta significativamente nel tempo, praticamente da quando è iniziata la
rivoluzione industriale, e solo recentemente ha cominciato a diminuire. Non solo, ma
questo è accaduto mentre il totale della ricchezza mondiale aumentava
incredibilmente, così come la popolazione mondiale e l’aspettativa di vita. Il ‘900, da
questo punto di vista, è stato un secolo d’oro: maggiore ricchezza mondiale e indice di
Gini quasi costante: effettivo miglioramento delle condizioni economiche per tutti. Se
non conoscessimo questo tipo di errori di ragionamento (o di tentativi di
manipolazione, spesso), avremmo di che argomentare che maggiore è la
diseguaglianza nella distribuzione della ricchezza, maggiore è la aspettativa di vita
alla nascita.
45