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Figura 3.4 – L’Icosaedro (a sinistra) e il suo diagramma a diffrazione a raggi X di un
quasi-cristallo (a destra)
Come abbiamo detto, con l’avvento dei quasi-cristalli, sono apparsi sia il dodecaedro
che l’icosaedro, insieme ad altre inusuali forme geometriche, che in qualche modo
completano la comparsa di tutti e cinque i Solidi Platonici nel mondo molecolare. Sia
il dodecaedro che l’icosaedro posseggono elementi di simmetria a cinque assi con le
loro strutture pentagonali. La figura 3.5 di An Pang Tsai del NRIM di Tsukuba,
Giappone, mostra una lega quasi-cristallina di Alluminio-Rame-Ferro in forma di
dodecaedro e una lega di Alluminio-Nichel-Cobalto in forma di prisma decagonale
(10 lati):
Figure 3.5 – Prisma dodecaedrico (sin.) e decagonale (des.) di quasi-cristalli creati
da An Pang Tsai del NRIM.
Il problema, qui, è che non si possono creare tali cristalli usando singoli atomi uniti
insieme, ma, come possiamo ancora vedere nelle fotografie, essi sono assai reali. Il
problema chiave per gli scienziati, allora, è come spiegare e definire il processo per
mezzo del quale si formano questi cristalli. Secondo A.L. Mackay, uno dei modi per
includere la simmetria a cinque assi nella definizione cristallografica è “l’abbandono
dell’atomicità”.
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