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vediamo  un’illustrazione di come i  “coni a vortice” si adattino su  ogni  faccia  dei
               Solidi Platonici.
               (Pare che una copia più leggibile della figura 3.6 esista in uno dei libri precedenti di
               Winter. Alcuni dei nomi degli elementi possano essere ricavati guardando l’immagine
               a grandezza naturale, e altri possano essere dedotti dalla loro posizione in relazione
               alla classica Tavola Periodica degli Elementi. Il  documento  ovviamente si legge
               dall’alto in basso, e il primo elemento che è scritto proprio sotto i due cerchi al centro
               è l’Elio, e la linea poi si muove verso l’elemento successivo. La scala sulla sinistra è
               una serie di misure graduate, che inizia dallo 0° della linea superiore e aumenta di
               unita di 10° per ogni linea. I numeri dei gradi scritti sulla scala sono 50, 100, 150,
               200, 250,  300, 350  e 400. Questo pare indicare che la teoria di Sir Crookes
               comprendesse  rotazioni  angolari  o  traslazioni  degli  elementi in base alla  loro
               geometria quando ci muoviamo da un elemento al successivo. Possiamo vedere che
               l’onda è  per lo più  dritta, ma al tempo stesso ci sono inclinazioni  nella  linea che
               sembrano corrispondere a rotazioni angolari più ampie che devono essere fatte).
               Ritornando ai Solidi  Platonici nell’etere, Aspden afferma che essi agiscono come
               “cristalli fluidi”, cioè che si possono comportare come solidi  e come liquidi  allo
               stesso tempo. Così, dopo aver capito che le nuvole di elettroni sono tutte posizionate
               secondo il modello  dei Solidi  Platonici,  diventa  molto più facile capire come si
               formino i cristalli e anche come probabilmente si formino i quasi-cristalli. Ci sono
               “nidi” di Solidi Platonici nell’atomo, un solido per ogni sfera principale nel “nido”,
               proprio come ci sono “nidi” di nuvole elettroniche a differenti livelli di valenza tutti
               co-esistenti. I Solidi Platonici formano una  griglia e una  struttura energetica
               attraverso cui l’energia eterica deve fluire non appena si avvicina al centro positivo di
               bassa pressione dell’atomo. Così, vediamo che ogni faccia dei Solidi funziona come
               un tunnel attraverso cui l’energia deve passare, creando ciò che Winter ha chiamato
               “coni a vortice”.
               Ora che il necessario contesto è stato chiarito, i concetti di Johnson sulla simmetria
               Platonica all’interno della struttura di atomi e molecole del prossimo capitolo non
               dovrebbero risultarci  così strani come probabilmente appaiono  alla maggior parte
               delle persone.  Dato quello che abbiamo visto nell’estesa ricerca che  è stata
               sviluppata, specialmente con  l’ingegneria dei  quasi-cristalli, pare che questa
               informazione sia già sfruttata dall’umanità in certi circoli ristretti.























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