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Storia degli strumenti a fiato: Il saxofono



        Con il termine saxofono si intendono diversi strumenti oggi ampiamnete usati, inventati da una
        sola persona. Il suo nome è Adolphe Sax: ecco perché si chiama saxofono. Adolphe Sax (1814 -
        1894) era un progettista di strumenti musicali nato in Belgio che sapeva suonare molti strumenti
        a fiato. La sua idea era quella di creare uno strumento che combinasse le migliori qualità di uno
        strumento a fiato in legno con le migliori qualità di uno strumento di ottoni, e negli anni Quaran-
        ta del XIX secolo concepì il saxofono. Questa invenzione fu brevettata a Parigi nel 1846. Maggiori
        informazioni su Adolphe Sax a pagina 5.


         Originariamente c’erano 14 membri della famiglia dei saxofoni. In effetti, Adolphe Sax concepì
         un’orchestra composta esclusivamente da questi strumenti, e così ne realizzò di varie dimensi-
         oni.
         Eppure, oggi, vengono ampiamente utilizzati solo 6 modelli. In ordine di tonalità, dall’alto al
         basso, sono sopranino, soprano, contralto, tenore, baritono e basso.
































        Il saxofono è stato realizzato in ottone fin dalla sua invenzione. A causa dei principi con cui pro-
        duce il suono, tuttavia, è classificato come un legno, proprio come il clarinetto e il flauto.


        Anche se il saxofono è di metallo, genera il suono con una sola ancia, e quindi è classificato come
        un legno piuttosto che come un ottone. Comunque sia, abbiamo detto che l’obiettivo originale
        dell’inventore era quello di colmare il divario tra gli ottoni e i fiati, di fondere i toni divergenti dei
        due gruppi nella musica per strumenti a fiato, di rinforzare l’estensione bassa dei legni e di creare
        un equilibrio tonale. Il saxofono, infatti, si fonde bene sia con gli ottoni che con i legni, ed è ora
        fortemente voluto per consolidare il tono della band e conferirle una voce ricca di fascino.


        La gamma dinamica del saxofono è la più ampia di tutti i legni. Ha qualità tonali molto vicine a
        quelle della voce umana, ed è capace di un’ampia gamma espressiva, per cui non c’è da stupisi
        che si sia distinto nella storia della musica jazz come strumento solista. Anche nella musica clas-
        sica gode di un importante repertorio, in particolare dei compositori francesi, ed è utilizzato in
        una vasta gamma di gruppi strumentali, tra cui la musica da camera, l’orchestra e persino come
        strumento solista.
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