Page 47 - UNPLI libretto cm 12x21_Neat
P. 47
Il Castello di Torrechiara: la “Rocha altiera et felice” così fu defini-
to da Pier Maria Rossi (il suo costruttore e forse il suo architetto),
nell’iscrizione posta all’ingresso della seconda cinta muraria nel
1460 (era stato iniziato nel 1448) “altiera” perché sorge su un’al-
tura che domina la valle sottostante, ma anche perché simbolo
dell’orgoglio di nobile, di condottiero, di Pier Maria appunto. “Fe-
lice” perché destinata a proteggere l’amore che aveva conosciuto
alla corte ducale di Milano.
Difeso da un fossato con ponti levatoi, presenta la cortina muraria
a merlatura ghibellina ritmata da quattro torrioni angolari detti
del Leone, del Giglio, di San Nicomede e della Camera d’Oro. Al se-
condo piano di quest’ultima si trova appunto l’omonima camera,
forse stanza da letto di Pier Maria e Bianca Pellegrini, caratterizza-
ta da un ciclo pittorico, in stile gotico internazionale. Interamente
dedicata all’amata, unico esempio di camera votiva medievale,
attribuito alla scuola del Bembo.
Fu il signore che a conclusione dell’opera nel 1453 la appellò “Ca-
mera aurea picta” perchè le formelle in terracotta che rivestono la
Foto: Carla Silva Castello di Torrechiara
Castello di Torrechiara
43