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3. Le trasformazioni di rapporti di lavoro a tempo determinato in
contratti a tempo indeterminato
In questo Capitolo vengono prese in esame le trasformazioni dei rapporti di lavoro da Tempo Determinato a
Tempo Indeterminato nel triennio 2018-2020.
Nel 2018 il numero delle trasformazioni risulta pari a 576 mila, in notevole crescita rispetto all’anno prece-
dente, pari all’88,3%. Nel 2019 prosegue, in modo più attenuato, la crescita delle trasformazioni a Tempo
Indeterminato, che si attestano a 647 mila (+12,3%), mentre nel 2020 si assiste a una riduzione del 20,6%
(Tabella 3.1).
La Regione in cui si concentra maggiormente il numero di trasformazioni è la Lombardia, che rappresenta nel
2020 circa il 22% del totale nazionale; le altre Regioni che assorbono un’elevata quota rispetto al totale,
anche se molto minore della Lombardia, sono: Veneto (10,7%), Emilia-Romagna (9,2%) e Lazio (8,9%).
Tabella 3.1 - Rapporti di lavoro a tempo determinato trasformati a tempo indeterminato per Regione Valori assoluti e percen-
(a).
tuali. Anni 2018, 2019 e 2020
(a) Si intende la Regione della sede in cui si svolge l'attività lavorativa.
(b) Il Totale è comprensivo degli N.d.
Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Sistema Informativo Statistico delle Comunicazioni Obbligatorie
La forte crescita delle trasformazioni a Tempo Indeterminato rilevata nel 2018 riguarda in misura superiore
le Regioni del Centro e quelle del Nord. In tutte le Regioni del Mezzogiorno, a eccezione di Abruzzo (+109,9%)
e Molise (+94,3%), invece, la crescita risulta inferiore al livello medio nazionale. Le Regioni italiane che pre-
sentano il maggior incremento percentuale sono: Marche (+124,0%), Umbria (+112,2%), Abruzzo (+109,9%),
Piemonte (+105,0%), Toscana (+103,0%) ed Emilia-Romagna (+98,9%). Nel 2019 l’aumento delle trasforma-
zioni diventa più moderato e coinvolge sempre in misura superiore il Centro-Nord, mentre nelle Regioni del
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