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3. LE TRASFORMAZIONI DI RAPPORTI DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO IN CONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO
Mezzogiorno gli incrementi sono tutti al di sotto della media nazionale e in alcune Regioni, come la Basilicata
e la Sardegna, si registra un calo delle trasformazioni. Nel 2020 il calo delle trasformazioni risulta più marcato
per le Regioni del Nord, mentre in quelle del Centro, a eccezione della Toscana, e del Mezzogiorno la riduzione
risulta più moderata.
Per quanto riguarda i settori di attività economica, nel 2020, su 514 mila trasformazioni, 134 mila hanno
interessato il settore Trasporti, comunicazioni, attività finanziarie (pari al 26,1% del totale), 97 mila l’Industria
in senso stretto (pari al 18,9%), 80 mila il settore Commercio e riparazioni (pari al 15,6%) e poco più di 59 mila
il comparto relativo a PA, Istruzione e Sanità (pari all’11,5%) (Tabella 3.2). Questi settori rappresentano com-
plessivamente circa i tre quarti del totale delle trasformazioni. L’incidenza percentuale delle trasformazioni
nel corso del triennio diminuisce in maniera significativa nel settore degli Alberghi e ristoranti (-2,6 punti
percentuali) e nell’Industria in senso stretto (-2,6 punti percentuali), per effetto del calo registrato nel 2020
a causa della pandemia. Di contro, la ricomposizione percentuale fa registrare un incremento della quota
relativa al settore delle Costruzioni, al comparto della PA, Istruzione e Sanità e a quelli che comprendono
Trasporti, comunicazioni, attività finanziarie.
Tabella 3.2 - Rapporti di lavoro a tempo determinato trasformati a tempo indeterminato per settore di attività economica. Valori
assoluti e percentuali. Anni 2018, 2019 e 2020
Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Sistema Informativo Statistico delle Comunicazioni Obbligatorie
Nel triennio preso in esame si può mettere in evidenza che la dinamica tendenziale risulta di segno omogeneo
in tutti i settori di attività economica, a eccezione dell’andamento del settore relativo alle Attività svolte da
famiglie e convivenze nel 2019, che presenta una variazione negativa a fronte di un andamento positivo per
tutti gli altri settori, e quello delle Costruzioni nel 2020, che ha mostrato segnali di recupero nel corso
dell’anno e ha fatto, quindi, registrare un lieve aumento. Nel 2020 la dinamica delle trasformazioni maggior-
mente negativa interessa Alberghi e ristoranti, con un calo annuo pari a -42,7%, Industria in senso stretto (-
26,4%), Commercio e riparazioni (-24,8%) e Istruzione (-22,0%).
Prendendo in esame la qualifica professionale prevista nei contratti trasformati a Tempo Indeterminato, nel
2020 la più alta quota percentuale per la componente maschile riguarda i Conduttori di mezzi pesanti e ca-
mion (8,2%), seguita dai Manovali e personale non qualificato dell’edilizia civile e professioni assimilate
(4,8%), dai Commessi delle vendite al minuto (4,4%), dai Facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati
(4,1%), dagli Autisti di taxi, conduttori di automobili, furgoni e altri veicoli (3,7%), dagli Addetti alla gestione
dei magazzini e professioni assimilate (3,6%) (Tabella 3.3). Si può osservare, inoltre, che le prime dieci quali-
fiche costituiscono il 39,9% del totale delle trasformazioni a Tempo Indeterminato osservate per la compo-
nente maschile nel 2020.
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