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e in quelli vicini. L’allevamento del filugello era molto sviluppato. Nelle valli
            del Bufalo, dell’Acqua Trifera, di Penace e altrove vegetavano vigorosi gelsi
            le cui  foglie costituivano l’unico alimento del  filugello. La produzione di
            bozzoli andò man mano diminuendo e si protrasse fino ai primi anni del
            Trenta.

            Il prodotto veniva venduto a commerciati del luogo i quali compravano per
            conto delle filande del Nord.

            Un’altra attività industriale era data dalla fabbricazione di laterizi.
            Primeggiava quella dei fratelli Vadalà. Ingrandita e meccanizzata dopo la
            Seconda Guerra Mondiale, ora è chiusa definitivamente. Altre due
            produzioni di laterizi erano a Druoso e sulla riva destra dell’Esaro al di sotto
            della diga.






























            Quel che rimane della fornace dei fratelli Vadalà oggi in disuso, ma per anni fiore all’occhiello
            dell’intera Valle dell’Esaro e non solo.


            La ditta Giacinto Di Napoli, con la lavorazione del vino, l’imbottigliamento di
            acque gassate, la produzione di liquori di mediocre qualità fra cui eccelleva
            “La  Streghetta”,  una  discreta  imitazione  dello  Strega  di  Benevento,


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