Page 16 - WIG bilancio separato e consolidato 2015
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
ovvero circa il 90% e più del 100% del totale consolidato. Waste è uno dei principali operatori a livello nazionale nel settore della gestione dei rifiuti e dei servizi per l’ambiente: in particolare le attività coprono integralmente tutta la filiera della gestione integrata dei rifiuti attraverso la raccolta, il trasporto, la selezione, il trattamento, il recupero, la valorizzazione e lo smaltimento dei rifiuti speciali, cioè tipicamente quelli che tipicamente provengono dalle attività produttive industriali e commerciali.
I ricavi e l’EBITDA del business del Teleriscaldamento si sono attestati a Euro 12,4 milioni e a Euro 2,9 milioni in diminuzione rispetto ai Euro 20,3 milioni e Euro 5,2 milioni del 2014 e contribuendo per i soli primi nove mesi dell’anno ai risultati del Gruppo a seguito della sottoscrizione in data 30 settembre 2015 tra SEI Energia S.p.A. (“SEI”) e Volteo Energie S.p.A. (“Volteo” ora consociata per il Gruppo e controllata da Innovatec S.p.A) di un contratto biennale di affitto di ramo d’azienda del business del Teleriscaldamento. Di conseguenza, la contribuzione al Gruppo per l’ultimo trimestre 2015 è riferibile alla sola quota di competenza del canone di affitto contrattualizzato pari ad Euro 1,1 milioni annui. In aggiunta, per l’anno 2014 l’attività beneficiava ancora dell’incentivazione garantita alla cogenerazione abbinata al teleriscaldamento mediante certificati verdi per complessivi Euro 3,8 milioni, incentivo cui la società non ha più diritto con impatto negativo sui ricavi e margini.
Il positivo EBITDA conseguito dal business del Teleriscaldamento, non ha compensato, nell’esercizio, i costi del segmento Corporate, i quali al netto delle fatturazioni tra i vari business, hanno contribuito negativamente alla marginalità operativa lorda di Gruppo per Euro 3,2 milioni (2014r: Euro 1,9 milioni), oltre alle perdite di circa Euro 1 milione generate dalle società no-core attualmente ancora nel perimetro di Gruppo.
L’incidenza dell’EBITDA sul valore della produzione è risultata pari al 28% rispetto al 37% dell’esercizio precedente. L’anno 2015, è stato particolarmente critico per la controllata Waste Italia, risentendo di fattori esogeni ed endogeni che di fatto ne hanno determinato la minore redditività del business. Tale minore marginalità, proprio per la tipicità del business e dell’attività connessa di messa a dimora di rifiuti presso siti di stoccaggio, è di natura temporanea e verrà recuperata nel corso dei prossimi esercizi.
L’EBIT risulta negativo per Euro 2,18 milioni con un positivo aumento della marginalità operativa rispetto al dato negativo del 2014r di Euro 9,8 milioni. Il business Ambiente apporta alle performances economiche del Gruppo maggiori ammortamenti e accantonamenti per le attività di chiusura e post chiusura relative alle discariche di proprietà. Nel corso dell’esercizio 2014 erano state appostate a bilancio delle svalutazioni “non ricorrenti” pari ad Euro 19,7 milioni le quali erano andate ad influire direttamente sull’EBIT di periodo (nel 2015 le svalutazioni “non ricorrenti” sono state pari a Euro 8,9 milioni). Per i motivi di cui sopra gli ammortamenti e accantonamenti del 2015 sono stati pari a Euro 38,7 milioni, di cui Euro 28,3 milioni riferibili al settore Ambiente (2014r: Euro 33,2 milioni di cui Euro 13,5 milioni riferibili al settore Ambiente).
L’incidenza dell’EBIT rispetto al valore della produzione, negativa per il 3%, è in significativo miglioramento rispetto a quanto riportato nel 2014 dal Gruppo, nella configurazione riesposta, periodo nel quale l’incidenza dell’EBIT risultava negativa per circa il 14%.
Il risultato ante imposte del 2015 è negativo per Euro 32,7 milioni (2014r: negativo per Euro 19,4 milioni) a seguito della maggiore incidenza degli oneri finanziari che si sono attestati nel periodo a Euro 29,1 milioni (2014r: Euro 11,9 milioni) e che risentono essenzialmente del peso degli interessi legati al Bond Waste di Euro 200 milioni emesso a metà novembre 2014. Il risultato ante imposte del 2014 beneficiava altresì di un provento non ricorrente pari ad Euro 2,3 milioni derivante dalla definizione in via transattiva delle reciproche pretese risarcitorie e di debito/credito tra il Gruppo e la società Azienda Sviluppo Multiservizi S.p.A. (“ASM”) in liquidazione e concordato preventivo (ex socio della controllata SEI), mentre quello del 2015 accoglie un onere non ricorrente di circa Euro 1 milione connesso ad un accordo transattivo con un ex amministratore delegato di una controllata del Gruppo.
Il risultato netto di Gruppo risulta quindi negativo per Euro 39,2 milioni rispetto allo stesso dato negativo del 2014 riesposto di Euro 29,6 milioni e riflette, oltre agli effetti di cui sopra, anche il contributo al risultato delle attività in dismissione. Come disposto dall’IFRS 5, la voce accoglie il risultato di tutte le società che sono state distribuite attraverso il dividendo straordinario ai soci della Società in occasione dell’operazione di Hive- off nonché la svalutazione a fair value di Euro 0,9 milioni della partecipazione residua in Innovatec S.p.A. post erogazione del dividendo straordinario in natura, nonché i risultati delle due residue società agricole di biodigestione titolari di un impianto di 1 MWe ciascuno siti in provincia di Latina ancora sotto il controllo di
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