Page 13 - Dossier modello A2.0
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Gli obiettivi previsti nella direttiva europea sono vincolanti e devono essere raggiunti dagli Stati membri entro il 2020, potendo contribuire a realizzare in Europa una società del riciclaggio, come previsto nel Sesto programma comunitario di azione in materia di ambiente. Si tratta di:
• aumentare almeno al 50%, in termini di peso, la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio di rifiuti provenienti dai nuclei domestici (come minimo, carta, metalli, plastica e vetro) e possibilmente di rifiuti di altra origine, purché simili a quelli domestici. La normativa italiana ha recepito l’obiettivo europeo in tema di riciclaggio e recupero dei rifiuti con il d.lgs. n. 205/2010 che ha modificato il Codice dell’ambiente, in cui peraltro si trovano obiettivi quantitativi specifici in tema di raccolta differenziata, una singolarità che ha conseguenze soprattutto in termini di metodologia di calcolo per verificare il rispetto degli obiettivi europei;
• aumentare almeno al 70%, in termini di peso, la preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio e altri tipi di recupero di rifiuti non pericolosi da costruzione e demolizione;
• ridurre al 35%, entro il 16 luglio 2016, i rifiuti biodegradabili da conferire in discarica, in particolare mediante il riciclo, il compostaggio, la produzione di biogas o il recupero di materiali/energia.
Gli obiettivi europei contenuti nell’Iniziativa europea sull’uso efficiente delle risorse e la relativa tabella di marcia verso un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse sono generali e non vincolanti, ma indirizzano l’azione europea e la strategia nazionale a:
• Considerare e gestire i rifiuti come una risorsa (materia prima o fonte di energia);
• Realizzare un assoluto declino nella produzione dei rifiuti pro capite (prevenzione);
• Azzerare lo smaltimento in discarica;
• Garantire un riciclaggio di alta qualità e il riuso dei rifiuti, da rendere opzioni
economicamente interessanti per gli operatori pubblici e privati, promuovendo la diffusione della raccolta differenziata e lo sviluppo di mercati funzionali alle materie prime seconde;
• Limitare il recupero di energia ai materiali non riciclabili; eliminare le spedizioni illecite di rifiuti;
• Gestire i rifiuti pericolosi in modo tale da minimizzare gli effetti dannosi per la salute umana e l’ambiente, così come concordato in occasione del vertice di Rio+20.
In generale, gli obiettivi europei richiedono un miglioramento nella gestione nazionale dei rifiuti, che dovrebbe contribuire a un migliore utilizzo delle risorse e ad aprire nuovi mercati, creando posti di lavoro e favorendo al contempo una minore dipendenza dalle importazioni di materie prime e una riduzione degli impatti ambientali. Secondo uno studio della Commissione europea, una piena
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