Page 16 - Dossier modello A2.0
P. 16

cui il rifiuto viene prodotto, considerando i metodi e le tecnologie disponibili più idonei e limitando al massimo l’impatto ambientale collegato al trasporto dei rifiuti.
A.1.3. Il sistema di governance
L’incertezza del contesto normativo, la complessità dell’assetto istituzionale, la lentezza della burocrazia amministrativa, l’instabilità dei modelli gestionali e la mancanza di una strategia di lungo termine, che garantisca la sistematicità del profilo istituzionale, programmatorio, regolatorio e gestionale, costituiscono le principali criticità che ostacolano una governance efficiente del ciclo integrato dei rifiuti, limitando l’attrattività del settore per gli investitori e, in definitiva, la realizzazione di un’adeguata dotazione infrastrutturale e la promozione di progetti innovativi.
Il contesto normativo è incerto, instabile, confuso e poco coordinato, poiché caratterizzato da una sovrapposizione di disposizioni di diversa natura che si sono stratificate nel tempo. Ci si riferisce, in particolare, alla normativa generale e trasversale ai diversi servizi pubblici locali (SPL) a rilevanza economica (tra i quali rientra la gestione dei rifiuti) che è stata oggetto di molteplici interventi normativi, referendari e giurisprudenziali, spesso di segno opposto. All’incertezza della normativa generale sugli SPL, che ha determinato una profonda instabilità dei modelli gestionali, si affiancano sia una normativa statale settoriale, oggi contenuta nel Codice dell’ambiente – più volte modificata in modo puntuale e contingente – sia una varietà di leggi settoriali regionali, talvolta in contrasto con la normativa statale, che hanno con- tributo a una significativa disomogeneità dei modelli di governance istituzionale e organizzativa, nonché alla frammentazione gestionale.
L’assetto istituzionale è particolarmente complesso, non tanto perché manchi un chiaro riparto delle competenze, quanto perché il sistema multi-livello disegnato nel Codice dell’ambiente è stato attuato in modo poco tempestivo e puntuale, senza una visione d’insieme e di lungo termine che sia effettivamente ispirata a un efficace coordinamento istituzionale, all’efficienza gestionale e alla coerenza tra l’assetto istituzionale e di pianificazione, principalmente sovra-comunale, e il sistema comunale di finanziamento.
Allo stato attuale, le Regioni si sono in parte allineate alla normativa statale, individuando nuovi Ambiti territoriali ottimali e nuovi Enti di governo di dimensione sovra-comunale; tuttavia, il panorama istituzionale è ancora incompleto e piuttosto variegato.
Al fine di garantire il superamento della frammentazione organizzativa, funzionale e gestionale, sarebbero fondamentali non solo una dimensione dell’Ambito territoriale ottimale tale da realizzare economie di scala nella gestione del servizio, ma anche procedure di affidamento ben congegnate dall’Ente di governo dell’ATO, tali da assicurare, laddove possibile e auspicabile, un ambito di affidamento che incentivi l’aggregazione gestionale e la concorrenza tra più operatori.
Ambiente 2.0 Consorzio Stabile S. C. a r.l.
Sede legale: Strada 4, Palazzo A7 - Milanofiori Assago (MI) Tel. 800664670 - Fax 02.528682253 www.ambienteduepuntozero.it - info@ambienteduepuntozero.it
13


































































































   14   15   16   17   18