Page 26 - Dossier modello A2.0
P. 26

pubblico, oggi fortemente ridimensionato dai noti vincoli di finanza pubblica e da una generale tendenza a ridurre l’intervento dello Stato nell’economia.
La teoria economica indica 4 canali principali attraverso i quali è possibile coprire i costi della gestione del ciclo integrato dei rifiuti:
• La fiscalità generale, utilizzata per effettuare interventi relativi alla prevenzione della produzione di rifiuti e per il cofinanziamento dei fondi strutturali finalizzati alla realizzazione di impianti e di inter- venti a favore dello sviluppo della raccolta differenziata;
• Le tariffe pagate dagli utenti del servizio; i contributi pagati dai produttori per il riciclo dei materiali da imballaggio, che vengono poi trasfe-
• Riti sui prezzi di mercato dei beni;
• I ricavi derivanti dalla cessione di alcune tipologie di raccolta differenziata, non
conferite ai consorzi ma immesse direttamente sul libero mercato.
I cittadini si trovano dunque a pagare per il servizio di gestione dei rifiuti come contribuenti, come utenti e come consumatori.
La realizzazione d’investimenti rappresenta un tema cruciale dal punto di vista di uno sviluppo industriale del settore, giacché il miglioramento dell’efficienza della gestione del servizio non può da solo essere sufficiente al rilancio del comparto ma deve essere accompagnato da un’offerta impiantistica adeguata.
Un obiettivo chiave nell’orientamento delle scelte strategiche per lo sviluppo del servizio di igiene ambientale dovrebbe essere proprio quello di realizzare una dotazione impiantistica adeguata: solo una visione sinergica capace di coniugare efficienza gestionale e infrastrutture potrà garantire un reale miglioramento dell’offerta.
L’adeguamento della dotazione infrastrutturale del settore dei rifiuti non implica tuttavia in maniera esclusiva la realizzazione di nuovi impianti ma concerne più in generale una riorganizzazione dell’offerta che punti a valorizzare e recuperare anche quanto già esistente, con una attenzione particolare agli assetti territoriali. Il rapporto con il territorio è di rilevanza primaria al fine sia di ottimizzare la logistica dei trasporti dei rifiuti, sia di garantire un adeguato dimensionamento degli impianti di trattamento e smaltimento, sia di efficientare i rapporti con i segmenti a monte della filiera, molto frammentati, e i rapporti con i mercati di sbocco dei materiali recuperati.
Nel decennio dal 2001 al 2010, l’ultimo anno per il quale si dispone del dato, gli investimenti realizzati sul territorio nazionale per il comparto dei rifiuti sono stati pari a circa 21,5 miliardi di euro (l’11,4% della spesa nazionale totale per il settore).
Sono in particolare gli investimenti dei produttori specializzati privati a far registrare il peso maggiore, con una percentuale sul totale della spesa nazionale per i rifiuti pari al 7,8%, a fronte di una percentuale dell’1,9% dei produttori specializzati pubblici. Si può
Ambiente 2.0 Consorzio Stabile S. C. a r.l.
Sede legale: Strada 4, Palazzo A7 - Milanofiori Assago (MI) Tel. 800664670 - Fax 02.528682253 www.ambienteduepuntozero.it - info@ambienteduepuntozero.it
23


































































































   24   25   26   27   28