Page 48 - Dossier modello A2.0
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A.5. Applicabilità del modello gestionale “A2.0”
Mente l’applicabilità del Modello “A2.0” nei confronti dei “Clienti Privati” non presenta alcun vincolo legato al “Codice degli Appalti” ma, unicamente ad una trattativa tra soggetti privati, per quanto riguarda l’applicabilità nei confronti dei “Clienti Pubblici” vi è un importante aspetto da evidenziare.
Ad oggi i Clienti “Pubblici” affidano a terzi la gestione dei servizi di raccolta e di igiene urbana, la gestione degli impianti e la loro costruzione con appalti di servizi e lavori in una logica di integrazione che trova la sua massima espressione solo nei casi in cui gli impianti siano realizzati e pronti alla gestione.
Il Modello “A2.0”, riuscendo nella difficile integrazione fra servizi e lavori, e rappresentando questi ultimi una quota solo minoritaria, passa per la novità applicativa ma non normativa della “concessione di servizi” che rappresenta una forma di Partenariato Pubblico Privato (in acronimo PPP).
I PPP realizzano una cooperazione tra settore pubblico e privato, di lungo periodo, che presenta vantaggi ed opportunità per le amministrazioni locali sotto svariati profili qualora si riescano ad integrare le diverse componenti del sistema come nel caso del Modello “A2.0”.
Il PPP assicura i seguenti vantaggi:
• Rispetto dei vincoli di bilancio da parte delle PP.AA.;
• Contenimento della spesa per investimento ed ottimizzazione dei costi operativi;
• Coinvolgimento di risorse e competenze private nella gestione del servizio;
• Composizione ottimale dei rischi tra pubblico e privato;
• Ottimizzazione ed efficientamento dei servizi;
• Maggiore semplicità delle procedure di affidamento.
In sintesi, conformemente all’art. 153 del Codice degli Appalti e ss.mm.ii.:
• Il Consorzio, quale soggetto proponente, formula una proposta all’Amministrazione al fine di ottenere in concessione un servizio, senza esborso di danaro pubblico, prevedendo la remunerazione attraverso la gestione e lo sfruttamento economico del servizio medesimo per una durata coerente con il piano economico-finanziario presentato;
• L’Amministrazione valuta la proposta, “sotto il profilo della funzionalità, della fruibilità del servizio, della accessibilità al pubblico, del rendimento, del costo di gestione e di manutenzione, della durata della concessione, delle tariffe da applicare, della metodologia di aggiornamento delle stesse, del valore economico del piano e del contenuto della bozza di convenzione”;
• L’Amministrazione mette a gara la proposta ritenuta fattibile, per scegliere il concessionario; la gara è informale e vi partecipa anche il promotore che può adeguare la proposta a quella ritenuta dall’amministrazione più conveniente.
Ambiente 2.0 Consorzio Stabile S. C. a r.l.
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