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dedizione. Pensa di poter trasmettere anche lei, un domani, la
                   sua etica del lavoro ad altre aziende del territorio per cui essere
                   fonte di ispirazione oppure, perché no, a suo figlio?
                   Lo spero tanto perché mi dispiacerebbe molto se tutti i sacrifici fatti
                   fossero vani. La paura che un domani i nostri figli sentano l’esigenza
                   di partire, per come stanno le cose in Calabria, è tanta. Ecco perché
                   noi, insieme alle altre aziende, cerchiamo  di fare  corsi di
                   aggiornamento, manifestazioni, sosteniamo  ogni attività di
                   promozione territoriale, eccetera. L’obiettivo è contribuire a creare
                   una realtà socio-economica per cui valga la pena restare.

                   Un messaggio che vorrebbe lanciare per coinvolgere quante
                   più persone possibili in questo progetto comune, che poi in fin
                   dei conti riguarda la salvaguardia del nostro territorio.
                   Noto che in  tante altre parti del mondo inventano l’impossibile
                   perché non hanno. Noi abbiamo  tanto.  Dobbiamo soltanto
                   organizzare  le  idee  e  formalizzarle.  Abbiamo  tanto  potenziale.
                   Abbiamo avuto in visita un’azienda Svizzera, che noi riforniamo; una
                   volta arrivati, i responsabili sono rimasti esterrefatti, impressionati
                   per la ricchezza e la bellezza del nostro territorio. Uno di loro mi ha
                   detto  che non lavorerebbe in banca se avesse la possibilità di
                   lavorare  a  contatto  con  la  natura.  Si  sta  iniziando  a  diffondere
                   l’olioturismo, una forma di turismo esperienziale, ed è quello che noi
                   di Terre Rugiani stiamo cercando di fare: vogliamo portare le
                   persone qui. Per capire la qualità dei nostri prodotti bisogna venire
                   qui. L’olio si produce in tutta Italia quindi, a differenza del peperone
                   roggianese che si produce qui ed è un prodotto unico in Italia, per
                   cercare di fare un prodotto diverso dagli altri, di nicchia e di qualità
                   lavoriamo con la Roggianella nella consapevolezza che non
                   diventeremo mai un’industria olearia come quelle pugliesi, perché
                   non abbiamo i numeri per farlo. Ma possiamo mantenere la qualità,
                   il turismo nelle nostre campagne, sotto i nostri alberi, con i nostri
                   prodotti. Domenica 28 aprile 2024, per la prima volta, abbiamo dato
                   un nome ad un albero secolare in occasione di una giornata fra gli


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