Page 180 - 1851R_Neat
P. 180

175
        non  diffusamente,  ·almeno  con  molla  chiarezza: [di  fatti   25 a 50 giorni  essendo,·stali  appena  amministrali  6ll  graoi
        Egli  ammelle  quattro  cause  determinanti  tale  degenera-  di  calomelano  coo  alcune  dramme  d'ungueolo  napolitano
        ,:ioue  cioè  l'affezione  scorbutica,  l'impetiginosa,  la  can-  per frizioni  sul  lurnor~,  non si  può  dal  mercurio derivare
        crena  nosocomiale  e  la  gaslro-enlerite:  a questo  riguar.do  ,  la  vera  causa  occasionale  de),)a  cancrena,  com'alcuni
        fa  àolare che tanto  l'affezione scorbutica quanl0  la  gastro-  pretendono.
        enterite  posson  essere  generale. dall'use  più  o ·~eno  pro-  li  Dolt.  Tappari .rammeota  che  quand' era  Assistente
        lungato  del  mercurio.  Rimarcando  ·quindi  il  Dott.  Ajme   nella  Sala  dei  sifilitici  dtJll'Ospedale  di  Padova,  dov'il
        come  nel  caso  citato  dal  Dolt.  Comisselli  nella  sua  Me-  numero  dei  venerei  arrivava  sin  ai  170,  giacchè colà  la
                                                             gente  si  contaminava  con  ~omma  facilità  e  quasi  volon-
        mòria  siasi  amminisLral©  il  mercurio per  più  d'un  mese,
                                                             ~ariamente  onde  pole11e  passare  i'inverno  nel  ricovero,
        crede egli che la  cancrena  avvem~la  si  possa in  gran  parte
                                                             egli  non  ha  mai  veduto. un  casò  di  bubone  in  degenera-
        attribuir  all'azione  di  questo  farmaco.          :1;ione, facendo  notare  che  non  si  faceva  punto uso  di  mer-
          Il  Dòtt.  Comissetti  ammettendo  le  speciali  cause  ac .   curio  e  che  il  metodo  di  cura  si  ridllceva  al  solo  antiflo-
        ceunate  da  Lagneau  cor;ne  cause  predisponenti, opina che   gistico  o  Lult'al  più  ad  alcune  preparazioni jodee.
        l'oso  conlin.uo  del  mercurio  non  sia  quello  che . prodoca   Il  Dolt.  Plaisanl  parla  d'alcuoi  casi  di  buboni  degene•
                                                             ra,ti  ossen:ali  s0U0  la  direzi0ne  del  IDou.  'ifoscano  al-
        la  cancrena,  ma  che  questo  medicinale  valga a  destar~
                                                             l'Ospedale  Militare  cli  Cuneo dop@  la  campagna  del  1849
        una  ma-ggiore  sensibilità  nel  tubo  intestinale e  lo  ·renda
                                                             dove,  a~teso  il  numero  strao•rdinario  degli  ammalati  e  la
        quindi  ma.ggiormenle  predisposto  all'infiammazione,  di   poca  capac;ilà  di  quell'Ospedale , si  dovè  collocar  i  feri~i
        cui  la  rapida  invasione  ha  luogo  dietro  l'azione  di  disor•   ed  i  venerei  nel  Convento  così  dello  di  Santa  Chiara.
        dici  dielelici  ©  per  l'inilusso  di  cause  atmosforiche  per   Descrive  qu'iadi  la  posizione  <l'i  lai  Ospedale  ProvvisoJJio
        _le  quali  rimane  perttubala  la  traspirazione  euianea.   di  cui  le  sale  erano  moll@ risl•r.elle  , poco  ventilate  ed
                                                             in  cui  gli  ammalaU  erano  quasi  ammassati.  Dopo  oLlo
        Quanl' ali'  irritazione  gastro-enterica,  Lagneau  sembra
                                                             o dieci  ~i0rni  da  tale  traslocazione  si  videro  sei  a  selle
        con  averle  data  lolla  quella  importanza  che  merita;  che   buboni  in  degenerazione.  Espone  -come  la  prima  cura
        ·anzi  pòrla  della  medesima  appunto  quando  tratta  della
                                                             consistesse· nel  metodo anliflogisUco  e  quindi  nel  caso  di
        Cancrena  d'Ospedale;  il  che  implica  una  coofusiooe  di   cancrena  si  Ficorr.esse  agli  antisellici, facendo  nota,re che
        diag0osi  ch'egli  inleoùe  apposi lamenle  r.et,Lifica,re.  Di   in  quest'ul1~i,mo  caso  il  mercurio  s'usava  sol1an~0  esLeF-
        falli  siccome -la  canci:ena  di  cui  è  ora  argomento . rico-  nameale  per  le  ulcere.  Conchiude allribuendo la  causa di
        nosce  per  causa  occ_asiotiale  la  gastro-enterite,  è  perciò   tale  òegenerazione  alla  poca  salubrità  dell'Ospizio  non
                                                             solo  ma  specialmente ai  disordini  dietetici  che  frequen-
        felicemente  curala  col  meLodo . antiflogistico;  non  -così  la
                                                             temente  s'avevano  a deplorare,  tanto  più  che  que,IJ'Ospe•
        cancrena  nosocomiale  o  d'Ospedale,  come  nessuno  dei
                                                             dale  maocava d'accurata  sorveglianza.
        Colleghi  ignora,  richiedend0  quesba  l'uso  dei  èaustici   Il Do.~t  Ajme c011  par@le  adeguate  conferma  l 0pinioue
                                                                                                       1
        polenli·, Jra  quali  è  sovrano  il  ferro  rovente,  Da  un  lato   del  DoLt.  PJaisanl  Sl!lllia  causa  dei  buboni  cancrenosi  Ja
        dunque  la  cura  coa,sisle  nei  salassi e  dall'altro  nei  caus•   esso  lui  esposta ,  massimamente dielro la  descrizione del
        tici ;  la  differenza  è  perciò  grand issima.     locale  e  del  cumulo  ,Jlegli  ammalali.  Aggiunge  poi  che
          Il  Do~l.  Tappari  ass,erisce  ct1e  la  minaccia  di  cancrena   mentre noo  vuole  esclude11e  che  al bre  cause  possano  de-
                                                             Lermi il~r  un'aITellione  qualunque  interna alta  a  generare
        nel  caso  da  esso  lui  eila~o  non  si  pobr.ebbe  atLribuiF  al -
                                                             la cancrena  in  discors©,  cre!!le  si  debba  Le nere  d'occhio il
        l'uso  smoderato· del  mercurio ,  giacchè  in  primo  luogo
                                                             mercuri0 ,  onde  non  insislere  su/ila  sua  amministrazione
        l'-arpmalato da  s0li  p·ochi  giorni  prendeva  pillole  di  calo-  che  servirebbe  in  tale  caso  ad  accrescere siffallo  malore.
        melano di  1 [2  grano ciascheduna,  per cui  fa~to  il  calcolo   Racconta  inoltre  che  io  lullo  tempo  che  ha  frequentalo
        avrebbe  pres©  da  quallro  a  cinque  grani  ,di  calomelano,   questo  nostro  0 , pedale  Milibare  sollo  la  direzione  del
        ed  in  secondo  luogo  non  si  presentarono  sintomi  d'i!ilrar-  Chirurgo-Capo  DoU.  Forno,  non  gli  venne  mai  fa llo
                                                             d'osservar  alcun  ca,so  di  cancrena  non  avendo  vedl!lio
        girosi.
                                                             usar  il  1-nerèl!lrio  in  cura  generale ,  tutloGhè si  commet-
          1 1 1 Dott.  Ajme  risponde  che  di  rado  si ha  la  cancrena
                                                             tessero  anche  ~re<f}l'lenlemenle  dei  disordin-i dieteti ci.
        quando compare  l'idrargirosi.                         li  Dotl.  Crema  parlando del caso di  bobone degeneralo
          ·li Dottore  Comisseui  non  ammette  l'µllima  opinione   occorso  al  n°  89,  d,ice  che  non  si  prescrisse  alcun  pre-
        del  DoUore  Ajme  e dice  che  nei  tempi andati  iu  cui  il   paralo  mere.1Qriale  e  che  il  meLod© !enutos i fu  l'an1.ifio-
        mercuri© ,  perçhè  !enulo  in  lanla  reputazione  com~  il   gistic0  generale.·
                                                               J]l OoUl.  C_omissetti  riassume la 'ql'listione di,cendo:  essere
        solo  specifico  coolro  le  malaltie  veoeree,  s'usava  a
                                                             11n  falle  innegabile  che  il  bubone aper:o  può  esser  colpito
        profusione  ed  in  modo  talrpente  straordinario  che  fre-
                                                             dalla  cancrena  sia  esso  slato  curalo  col  mercurio  o  no;
        quenlemenle  gli  ammalati  erano  presi  da  idrargirosi
                                                         1   che l'uso  di  ~i  fallo  compenso terapeutico e  peggio  ancora
        eppure  ben  sovente  s'osservavano  buboni  in  degeneJJa-  l'abuso  tanto  per  l'azione  in ilaliva  che  esercita  sulle
                                                                            l
        zione :  sosLiene  che  fin  da  quando  egli  adoUlò  i,l metodo   mucose  del  eana1e  digernnLe ,  '<!illanlo  per. la  sua  facollà
        prescrillo  uella  sua  Memoria  non  vide  più  nella  sua   deplastiu.:aute  del  s.angue ,  debbe considerarsi come  ç:ausa  •
                    1
                                                             predispoliente.  Ma  che  la  vera  causa  occasionale  risiede
        pratica  lali  falli . patologici.  Nola  com' abbia  egli  quasi
                                                             nell'irrilazione  gast~o-enberica.  Raccoma,nda  quindi  d'in-
        sempre  fallo  uso  dei  preparati  mercuri ali  nelle  affezioni
                                                             vigilare con  somma altenzi0ne il  regime  dietetico  e d'i fare
        sifi'liliche,  ma  con  tale  mo1erazione  da  evitar  app{IJnlo   poco caso delleass,erzioni dell'ammalalJ) il quale cerca  quasi
        con  .ogoi  studio  la  salivazione. e  gli  allr.i  segni  dell'idi:ar-  sempre  di  nasc@n!ileM  la  v.era  soa  con!iliziooe  al  Curante
        girosi  ch'egli  consider(l  com'  un  vero  inconveniente.  Nè;   onde  noh esser  messo alla  dieta; dii vegliare  perciò  gior-  •
        agg, iu nge,  la  norma  che  v'accenno  d'andar  alquanto  a   nalmente  sulle  funzioni  digestive  e  di  meller  a  profitto
        rilento  nell'uso  dei  mercuriali  fu  seguita da  affezioni  si-  le  indagini  razionali  che  l'arte ci  somministra  onde,  per
                                                             così  dire., sor~réndere  la  verità.  Aggiunge  :ancor  euere
        filitiche  c0sliLuziona,li.  Il  Medico  di  Reggimento  di  Ca-
                                                             di  somma  importanza  di  non  confondere  quesla cancreoa
        valleria,  dove  i  soldati  liimangono , ollo  anni  sollo  gli
                                                             coMe  alltre  specie  designale  nel  suo  seri Ho  poiché,  de11i-
        occhi  d~I  Curante ì è  io  g,rado  di  giudicàre  della  verità   vandò  esse  da  altre  cause,  richiedono  perciò  differenti
        di  queste  asserzioni.  Così  nel  caso  che  vi  ho  esposto  in   compensi  terapeutici.
   175   176   177   178   179   180   181   182   183   184   185