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           esterna  e  superiore  dell'ar.ticolazione  ed  alla  r;egione  po•   lozione, dedito  al  Yino,  ai  liquori  spiritosi  ed  alJa  gozzo-
           steriore  del  bra·ccio  ia  corrispondenza  del  corpo  del  mu-  viglia,  fin  dall'età  d'anni dodici  fu  affetto  da  febbri  perio-
           scolo ·bicipite ,  cou  lieve  rosseggiamento  risipolatoso ac.   diche,  d~  cui  fu  tormentalo  peF  più  d'un  ani:io:  debellate
           compagnato  da  mite e profondo  prurito.  Da  -entrambe  le   queste  febbri  coi  chinoidei,  godette  egli  sempre  ottima
           aperture  del  tumore  spugnoso , dietro  compressione  falla   sanità  fio  al  '26°  anno  di  sua  età,  tempo  in  cui  trovandosi
           con  la  mano , usciva  gran  copia  di  siero  giallognolo,  se-  111  Torino  ebbe  a  soffrir  un'altra  malattia  ch'e11li  non
                                                                                                           o
           midiafano  con  rimarche.v0le  diminuzione  dell'edema.  In-  seppe  indicare,  ma  lollavia  di  fondo  infiammatorio  dap-
           volta  pertanto  la  localilà  alfe  ta  con  fiìlac0ica  e  p1 at,icala   poichè  nel  decorso  della  medesima  gli  furùno  fatti  nove
           una  fasciatura  a. dolabri, in  poco  tempo  ottenni  lo  sgorgo   salassi. Guarii.a  da  siffatto  malore  ricuperava  la  sua  pri-
           della  materia  infiltrata.  Rimaneva  però  un  trailo  infiam-  mitiva  sanità.
           mato  e  fluttuante  in  corrispondenza  dell'infossaLura  esi-  ùr11  SODO  dué  anni  per coito impuro  ricoverava  io  que-
           stente fra  l'inserzione  olecraniana  del  tricipite  e la  coro-  sto  Spedale  affelto  da  ulcere  veneree e bubone stati  gua-
           noidea  del  bracciale  anteriore;  dalla  quale  sede  avevano   riti  mediante  apposita  cura  mercuriale.  Da quel  tempo io
           origine  due  cordoni  divergenti  formali  dal  tessuto  cellu-  poi  la sua  sanità  si  mantenne lloricla  "  gli  permelleva,  se-
           lare  inspessito  ed  indurito,  i  quali  ,  percorsa  quasi  tra-  condo  che  diceva, di  sfidare qualunque intemperie  e d'ab-
           sversalmente  la  piegatura  del  braccio,  avevano  fine  nel   bandonarsi  alla  crapola senza  prend_ersi  pensiero delle  di-
           lato  esterno d'arnbe  le  aperture superstiti  ai  praticati  sbri-  sgustose conseguenze  che gli  1>otevan  avvenire.
           gliameo~i.  Questi  cordoni  esplora~i  collo  specillo  accen-  Già  fino  dai  primi  di  que1110  mese di  luglio  si  lamentava
           navano  a  d11e  co.ndolli  fistol0si  estesi  dal  mentovalo   cQn  i suoi  compagni  d'armi  d'un  senso  dÌ  malore  indefi-
           ascesso  alle  aperture  indicate.  Erano  stati  recisi  nell'at-  nibiile generale  ch'egli a 101t'altro attribuiva  che alla  srego-
           tuazi0ne degli  sbrigliamenti  il  ramo  mediano  ed  il  tron~o   latezza  del  suo  modo di  vivere  , quand0  nella  sei:a  degli
           della  vena  basilica  e • quest'  era  rappresentalo  da  un  cor-  11  di  detto  mese  mentre  Lrovavasi  di  guardia  alle  pri-
           done  duro es leso  sin  alla ca vita · dell'ascella  dove  presen-  gioni  di  questa  Cillà,  risentì  brividi  di  freddo,  senso d'ar-
           tava  il  volume  d'una  penna  da  scrivere.  Praticai  in  allora   dore  alle . piante  dei  piedi,  leggiero  dolore  di  capo  con
           un'incisione  sufficientemente  lunga  sulfascesso  ed, insti-  senso  di  generale  prosLrazione.  A questi  fenomeni  s'ag-
           tuila  per  pochi  giorni  una  meùicalura  semplice,  reci  spal-  giunse  nel  susseguente  mattino  difficoltà  di  camminare
           mare  d'unguento  mercuriale,  con estr.atto  di  belladonna ,   second'il  suo  modo d'esprimersi,  gli  pareva  essere  sulle
           poi  rli  solo  unguento  mercMriàle, per  lmilla  la  loro  esten--  brage.  Giunto  io  Quarbiere,  fu  -visitato dal  Medico  di  Bat-
           sione  così  la  pie_galura  del  brace io,  com'il  cord0ne I isul-  tag,lione  di  se11vizio  il  quale  g1i  accordav!l  due  giorni  di
          Jante  dall'obliterazione  della  vena  basilica,  soprapponen -  riposo  giudicando  semplice  reumatismo:  trascorso  quest.o
           dovi  cataplasmi  mollilivi.                         tempo  ed  accorgendosi  che il  malfl  vieppiù  i:;'aggravava,
             Con  quest,i  mezzi  curativi  continuali  perc  alcuni  giorni   era  inviato a quest'Ospedale Militare  ai  15  di  luglio, dove
           il  co.rdone  formato  dalla  vena obliLerala  pressochè  scom-  per lo stalo  acuto  con  cui  si  palesava la  malattia,  saggia-
           parve  ed  all'opposto  s'r,sservò  in  maggiore guado  irritala   mente gli  furono  pralicali  ad  intervallo  due  cacciale  di
           la cute della  p; egatura  del  braccio  e  si  fecero  pi11  rilevati   sangue e prescritta una  bevanda  nitrala  dal  nostro  Collega
           i  due  cordoni  rappresentanti  i  d11tli  fistolosi  dai  quali   DotL  Crema il  qi, ale era  di  turno di  guardia.
           usciva  di  continuo  un  umore  sanioso  a:  mailgrado  delle   Nella mattina  del  giorno  segu'ente  ( 14  ) era  accurata-
           praticale dilig~nti  iniezioni• di  liquidi  mollitivi  da  principio,   mente visilal0 dal  Medico  Divisionale  dirigente  la  Sezione
           poi  detersivi.                                      di  Medicina  e  s'ebber  ad  osservar  i  seguenti  fenomeni
             In  Lai.e  stato  di  cJse  considerando  non  potersi  c00   morbosi:  pesantezza  di  èlro ; <.!olore  con  qualche  gon-
           mezzi  mit,i  sufficientemenle eccitare le  forze  assorbenti sia   fiezz,a  e  rossezza  alle articolazioni tibio-tar3ee,  dolore che
           per  il  malconcio  stato  organico ,  sia  per  l'influsso  della   si  rendeva  insopportabile ad  ogni  piccola  scossa ed  al  più
           flebilide  che  pareva, essersi propagata  dalla  mediana-ce_   leggiero· contalto ;  impossibile  il  movimento  di  quell'e-
           falica  ;i.I  tropco  venoso  cefalico,  t~  riflettendo  avere  forse   stremilà;  febbre  acnta  con  polsi  pieni,  vibrati  e  duri; ca-
           quei  èondotti  fistolosi una  troppo grand' estensione  io  lun-  lor  urente  alla  pelle;  lingua  piullosto  asciutta  e _bian-
           ghezza  perchè  fòsse  favorito  lo  scolo  purulento ,  applicai   castra;  disappetenza;  molla- sete;  orina scarsa;  stitichezza;
           verso  la  metà  del  condollo  suµeriore  un  pezzello  di  po-  insonnio.  I  I  sangue  esLratlo  emioentemeale  cotennoso.
           tassa  caustica  collo  scopo ·d'ottener  l!I0':1Lile  c0ntraperlura.   F.saminala  quindi  la  regione  dei  precordi  e delle  caro-
          Ed  essendo sta!ll questa  vanlé!ggi0sa,  rinnovai  in  aftre sedi   tidi  non  si  sentiv.a  alcuno  rumore di  sofflo.
           )'appl i·cazi011e  del  causlieo  potenziale  cioè  uoa  volta  sul   IDietro  un  tale  ap11aralo  di  siniomi  ed  avuto  riguardo
          'condotto superiore  e  due  v01Le -sull'inferiore.  Con  cotesU   al  temperamento ,  al  suo  meb,alo  di  vita ,  alle  malaMie
           compensi,  avvalorali  dall'uso  d'i cataplasmi  molli li vi  e  di   pregresse,  allo 'stato  atmosferico  i11 quei  giorni  appunto
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          bagni tiepidi  e  e.olle  fomentazioni  io  fine  falle  con  vino   molto  variabile  dal  caldo  al  freddo  per  le  abbondanti
          arom1,1tico,  aggiuntavi  una  ben  esatta fasciall!lra  del  mem-  pioggia  cadute,  alle  vicissitudini  almosferiche  a  cui  ~ras~
          bro,  ~bbi  la  soddisfazion·e di  vedere  larda  si ,  ma  perfetta   esposto -;  non  vi  volle  molto  a  vedere  che  tratta vasi  d 1
          Ja  guarigione, dell'ammalato  senza  superstite  incomodo.   un' arbritide  reumatica  acuta  (salasso,  ripetuto  alle  ore
                                                                4  pomeridiane  e poi alle ore  ~ di·sera;  bevanda  tat·tariz•
                                   58                           zata stibiafa mattina e sem; cataplasmi mollitivi sulla lo-
                       Al\'tl.'RITIDE REUMATlCA                 calit-à  doZente).
                                                                  Il  sangue  di  tutli  questi  salassi  si  mosl~ò  sempr.e  co-
              (Storia del  Medico  di Battaglione  lJott .  .P!LalSAN;r
                  letta  in una  Conferenza  ~i  Sciamberi).    tennoso  ed  alla  visita dei  16  di  mattina  persislevan  i so-
                                                                pra  annunziali  sintomi,  specialmente  l'acutezza  dei  do-
            P..  C.  da  Arona, d'anni  42, Sergente  nel  15° B.  di  Fan-
                                                                lori  ali.e  articolazioni  (salasso  ripetuto  nella  sera,  tre
           teria,  dotalo  di  temperamento  sanguigno  e  dì forte  costi-
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