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I BONUS FISCALI EDILIZI 2025 PROGETTO GAS – www.progettogas.com
Inoltre, sarà necessario conservare tutta la documentazione relativa ai lavori, inclusi i permessi
edilizi e le ricevute di pagamento. La richiesta del bonus può essere effettuata in sede di
dichiarazione dei redditi, attraverso il modello 730 o il modello Redditi.
Documentazione da conservare
È’ bene conservare la ricevuta del bonifico, tutte le fatture relative ai lavori di ristrutturazione e i
permessi edilizi necessari agli gli interventi oggetto di detrazione (SCIA, permesso di costruire, ecc.).
Si consiglia inoltre citare correttamente in fattura la descrizione dei lavori eseguiti per evitare in futuro
eventuali contestazioni dall'Agenzia delle Entrate.
Descrivere il tipo di opera (manutenzione straordinaria, ordinaria, risanamento, ristrutturazione),
descrizione intervento, localizzazione dell'immobile (indirizzo ed estremi catastali) ed eventuale
secondo soggetto che detrae.
Quale IVA si applica in caso di ristrutturazione?
L' agenzia delle entrate, ha ridotto l'iva da pagare su beni e servizi, in particolare:
IVA al 4%:
tutti i lavori che hanno come obiettivo l’eliminazione delle barriere architettoniche (messa a norma
di un ascensore, installazione di servoscala montascale, piattaforme elevatrici, abbattimento di
gradini per la sostituzione con scivoli dei gradini, installazione rampe)
IVA 22%:
• le spese sostenute per professionisti coinvolti nei lavori;
• acquisto di beni finiti, quando è diretto, da parte del committente, presso il negozio o il
deposito di materiali edili.
IVA 10%:
• prestazioni di servizi (manodopera) relativi a interventi di manutenzione, ordinaria e
straordinaria;
• beni, solo se la fornitura è posta in essere nell'ambito del contratto di appalto. In sostanza
l'aliquota agevolata al 10% dei beni, viene applicata solo se i prodotti sono inclusi all'interno
del contratto di appalto che il committente stipulerà con l'impresa. L'impresa, in questo caso,
acquisterà i prodotti dal fornitore (mattonelle, pavimenti, sanitari, etc) con l'IVA al 22% e poi
applicherà al committente l'IVA al 10% (andando quindi in "credito d'IVA" nei confronti dello
Stato);
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