Page 11 - LA SICILIA - Cesare Ferrara
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carei caratterizzati da numerosi fenomeni carsici, la cui vetta
principale è il Pizzo Carbonara (1979 m).
A ovest delle Madonie, la valle del fiume Torto segna, in-
sieme al fiume Platani, una linea di demarcazione longitudi-
nale (da Termini Imerese, a N, sino a Porto Empedocle, a S)
tra l’area orientale e quella occidentale.
Quest’ultima è caratterizzata da formazioni calcaree meso-
zoiche che emergono in gruppi di rilievi isolati, dominando un
paesaggio contraddistinto da argille e arenarie: tra questi
gruppi montuosi, i Monti di Termini Imerese, i Monti Sicani,
la Rocca Busambra (1613 m, che sovrasta i rilievi
di Corleone), i Monti di Palermo (con il Monte Pellegrino che
domina la città) e il Monte Sparagio (1110 m). Fertili aree pi-
aneggianti si estendono nelle vicinanze del capoluogo region-
ale (Piana di Palermo, detta Conca d’oro per la particolare
rigogliosità delle coltivazioni) e nei dintorni di Trapani e di
Marsala, per cedere poi il passo, verso SE, a una vasta zona
arida. Nella parte centrale dell’isola, nei pressi
di Caltanissetta, si estende l’‘altopiano solfifero’, le cui
miniere non vengono ormai più sfruttate. Nell’area orientale,
compresi tra l’altopiano e la Piana di Catania, si innalzano
i Monti Erei (Monte Altesina, 1193 m), composti da terreni
cenozoici. Seguendo la direttrice SE, si incontrano poi i Monti
Iblei (Monte Lauro, 986 m) con le caratteristiche ‘cave’, pro-
fonde e strette valli torrentizie che si insinuano nella struttura
tabulare del rilievo, costituito da calcari pliocenici e mioce-
nici. Risalendo verso N, lungo il versante orientale racchiuso
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