Page 274 - Il Decamerone Moderno Vol. II
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Sia chiaro, dubbi su come è stata gestita l’emergenza, ne ab-
biamo tutti. È sempre doveroso, chiedere spiegazioni.
Dubbi sui numeri. E dubbi sui virologi, che – spiace dirlo –
più parlano e più confondono le idee, dicendo tutto e il con-
trario di tutto. E che comunque diventano star.
Diffido, però, forse ancora di più, da chi urla e sventola –
sempre e solo quando fa comodo – complottismo e tricolore
intrecciati insieme, con richiami preoccupanti a vecchie
ideologie nazionaliste. Alla patria.
Diffido di chi vuole ricostruire muri, usando, peraltro, le
stesse identiche parole di tempo che si speravano superate.
Diffido, perché è sempre stato facile, bussare alla “pancia” del
Paese, quando c’è crisi, quando il lavoro traballa, quando le
persone hanno paura.
Basta urlare. E urlano tutti. Senza più pensare.
Oggi è ancora più facile, mettere insieme migliaia di “like” e
organizzare adunanze in cui tutti gridano, gridano, gridano,
spesso senza sapere perché.
O meglio. Ciascuno grida la sua frustrazione, la delusione, la
paura di non avere un futuro sereno, l’insoddisfazione, la rab-
bia. Ciascuno ha qualcosa “contro” cui gridare.
Disorientati. Confusi. E - purtroppo - tremendamente fragili, e
facili da dirottare su questo o quel binario.
Peccato. Peccato, perché essere “contro” è sempre molto sem-
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