Page 221 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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NELLA GRECIA.
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    ci circostanze. In alcun tempo non  vi fu mag-
    gior numero di padri avari e di  figli prodighi:
    giammai maggior numero di famiglie rovinate
    dal giuoco, da  liti e da meretrici: giammai  fi-
    nalmente tante pretensioni in ogni stato, cd una
    sì grande caricatura nelle idee, nei sentimenti
    ed in tutt’i vizj.
       La commedia non poteva nascere e perfe-
    zionarsi se non presso popoli ricchi ed illumi-
    nati, come gli Ateniesi ed  i Siracusani. I primi
    hanno anche un altro vantaggio su  i secondi: H
    loro dialetto si adatta meglio a questa specie di
    dramma che quello de’ Siracusani, che ha un
    non so che di enfatico (1).
      IViceforo parve mosso dagli elogi che Teo-
    detto dava all’antica commedia. Io vorrei aver
    talento bastante, gli diceva egli, per rendere
    un giusto omaggio ai capi d’opera del vostro
    teatro. Mi son fatto coraggio di rilevare alcuno
    de’ loro difetti j allora non si trattava delle loro
    bellezze. Ora che  si chiede se la tragedia  sia
    capace di nuovi progressi , mi spiegherò chiara-
    mente. Riguardo alla costruzione della favola ,
    l’arte più raffinata scoprirà forse que’ mezzi che
    mancarono ai primi autori  poiché non si pos-
                  ,
     (1) Demetr. Faler. deli elocuz.  c. 181.



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