Page 357 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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PRESA D’ ATENE.
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     ne uscirono superiori. Non molto dopo ebbe luogo un secondo
     combattimento presso Àbido che durò dalia mattina alla sera. La
     vittoria bilanciava fra le due. parti, quando, sulla sera, soprag-
     giunse Alcibiade con ii navi. Il suo arrivo. decide deU’esito della
     lotta:  i Peloponnesiaci si danno alla fuga, lasciando 3U navi in
     preda al nemico.. Dopo questo felice successo Alcibiade parle.con
     una sola trireme carica di donativi  dell’ ospitalità e dell’ amici-
     zia, e  si presenta a Tisaferne. Sperava di riceverne aiuto  : al
     contrario,  il satrapo, pretestando un ordine del re che voleva
     trattati come nemici gli Ateniesi, lo fa arrestare e lo manda pri-
     gioniero a Sardi. Dopa trenta giorni, trovò modo di fuggire; e
     restituitosi alla sua armata , la conduce nella Propontide alla .gran
     vittoria di Cizico.
       Dinanzi a questo porto c’era sull’ ancore la flotta di Min-
     daro che sommava allora a 60 navi  : sulla costa vicina c’era Far-
     nabazo colla sua fanteria. Alcibiade si dirige a quella volta con
     85 navi. Ma temendo che  i nemici non volessero combattere a
     motivo della loro  inferiorità, usa lo strattagemma d’avanzarsi
     solo con 40 navi e gli provoca a battaglia con queste poche.  I
     nemici  l’ accettano. Mentre  si combatteva, arriva  il resto degli
     Ateniesi, e  i Peloponnesiaci son costretti ad approdare, sbarcare e
     darsi alla fuga. In tal modo tutta la loro  flotta cadeva in potere
     d’ Alcibiade. Ma non contento di  ciò, sbarcò anche lui  le sue
     truppe, fece strage dei fuggitivi fra cui peri Mindaro, e fece pure
     volger le spalle a Farnabazoche era accorso a proteggerli. Ippo-
     crate, che era segretario di Mindaro, e che per conseguenza si
     trovò alla testa dei pochi superstiti, scrisse agli Efori questo di-
     spaccio laconico  : « Tutto è perso  ; Mindaro è ucciso  ; non punti
     » viveri pei nostri soldati  ; non si sa cosa fare. »  '
       Quella vittoria mutava sensibilmente la posizione rispettiva
     dei belligeranti. Alcibiade se n’ approfittava  ; prendeva Selimbria
     e Periato da cui riceveva danaro; fortificava Crisopoli, di faccia
     a Bisanzio, e  ci  lasciava 30 triremi per esigere un tributo da
     tutte le navi mercantili che uscissero dal Ponto Eussino  ; faceva
     delle scorrerie sulle terre di F'arnabazo; andava ad assediar Cal-
     cedonia. Mentre era qui, Farnabazo colle sue truppe e coi Pelo-
     ponnesiaci comandali da Ippocrate  , venne per costringerlo a le-
     var queir assedio. Alcibiade gli respinse facendogli molto danno
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