Page 8 - Edipo e la mitologia comparata saggio critico di Domenico Comparetti
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a parecchi di questi tentativi di ravviciiiamenlo o
di confronto, servendo a spiegare i’ origine ed il
significato di molti miti indo- europei rimasti per lo
innanzi oscuri, è quello della lotta fra Indra e Vri-
tra. In esso trovasi simboleggiato nel modo il più
chiaro il conflitto del principio della luce, conside-
rato come fecondatore, col principio della siccità e
della sterilità, ravvisato sia nella nuvola ampia e
nera che rinserra nei suoi fianchi il temporale, sia
in un mostro che s’ intende siasi impadronito delle
nubi, impedendo ad esse di spandere sulla terra la
loro rugiada benefica. Il nome che più spesso porta
il mostro nel Rig-veda è Vaia (Baia) o Vritra
(Vrtra) che vuol dire colui che involge e vuol
dire anche nuvola, spesso però è chiamato anche
Ahi (il serpente, il drago), (colui che
non discioglie, non libera) ec.. Le divine donne
delle acque (dpas), le vacche (gdvas) celesti che
danno alla terra il latte prezioso delle piogge, le
nuvole insomma che con bene intesa riconoscenza
trovansi nei vedas decorate dei titoli di madri, spo-
se, genitrici (mdtaras, patngas, janayas) rapite
da Vritra divengono Ddsapatnis (spose del nemi-
co ) di Devapatnis
( spose del Dio, cioè d’ Indra )
eh’ erano innanzi. In una caverna tenebrosa (la
nuvola ampia e nera che sopra abbiam detto ) egli
le tiene nascoste e la terra langue inaridita. Ma
Indra, il Signore della forza ((Jacipati), corroborato
da triplice pozione del Soma, della santa lavanda.
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