Page 9 - Edipo e la mitologia comparata saggio critico di Domenico Comparetti
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      si accinge alla lotta; con impeto furioso egli agita
      la sua barba di oro (la fiamma del fulmine), e tutto
      rintrona  il  cielo e  tutta  fin  nelle più  salde sue
      montagne la terra si scuote. E fulmine sopra ful-
      mine piomba sulla caverna di Vritra o sulla nera
      nuvola che rinserra il temporale, finché vinta final-
      mente dalla sfolgorata possa che  le squarcia  il
      fianco, libero manda fuori  il torrente delle acque
      fecondatrici. Allora tutti gli dei innalzano un canto
      di gloria a Indra uccisore di Vritra Coritrahan)
      liberatore delle Dihapatnis che ridivengono De-
      vapatnis.
        Questa vittoria allegorica, ma di una allegoria,
      come si vede, assai trasparente, trovasi cantata od
      accennata in moltissimi inni del Rig-veda, e tanto
      si prese abitudine a considerarla come la vittoria
      per eccellenza che l’aggettivo vritrahun  fini col-
      l’essere adoperato in senso generale di vittorioso.
      10 poi non ho fatto qui che riunire i tratti principali
      del mito scegliendo  quelli che meglio senono a
      caratterizzarlo.  Inutile dire che  le varianti sono
      numerose. Siccome però esse non influiscono gran
      fatto sulla natura del mito che riman sempre la
      stessa,  sarebl)e stato del tutto fuori del mio scopo
      11 qui  riferirle.
        Questa lotta di cui frequente menzione ricorre
      nel Rig-veda trova numerosi riscontri nelle mito-
      logie dei popoli indo-europei. E questo mito uno
      (li quelli dei quali  essi serbarono memoria a  jire-
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