Page 12 - Edipo e la mitologia comparata saggio critico di Domenico Comparetti
P. 12
è
12 -
socoiiclo lui, assai bene, quanto al sigiiilicaio, al
nome di Vritra. Il monte su di cui la Sfinge si
trova si spiega rammentando come nell’ antico lin-
guaggio degli àrii l’ istesso vocabolo con cui si in-
dicava la nuvola significasse anche montagna.
Quanto alla forma che alla Sfinge viene attribuita,
essa non ha in sè nulla che non si ritrovi in altri
mostri della famiglia a cui la Sfinge appartiene,
quali sono Tifone e l’ Echidna; mostri che anch’essi
corrispondono al Witra dei vedas. Quanto aircnim-
m<a che la Sfinge propone, esso non è altro se non
il rumore del tuono. « La Sfinge pronunzia delle
« parole che gli uomini non poR.’iono comprende-
« re: con un qualche j)roverbio di questo genere il
« popolo alludeva al rumore misterioso del tuono
« che la Sfinge, personificazione della nulie, faceva
« udire ». Quindi venne a dirsi che la Sfinge pro-
poneva eniinrni, e conseguentemente colui cheavea
trionfato di essa doveva esser colui che ne aveva
inteso il linguaggio, che aveva sciolto renimma da
essa proposto. Ma la leggenda, coni’ è Ixm noto,
racconta che renimma fosse precisamente: qual'
Vanimale che la mattina ha quattro piedi, due
a mezzodì, e tre la sera? Perchè mai si credette
che fo.sse ajipunto questo renimma jimposto ad
Edipo dalla Sfinge? Il sig. B. ris|)onde che que-
sto enimma dovett’ essere certamente uno di quelli
che più frequenti correvano per la luxica del pojiolo
greco, e che fu attribuito alla Sfinge vinta da Edi-
Digilized by Google