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qual sentenza, distruggitrice d'ogni
pura filosofia, non sarebbe mai ve
mera nostra fantasia, in grazia dell'abitu
dine a così vedere le cose. Perciocchè gli
sera fitta in capo la teorica di Locke, la
quale deriva dalla sperienza il sapere non
solo , ma quegli stessi principi del sapere
che la coscienza trova necessari. Il perchè
dimostrò che, come principio necessario del
sapere, quello della causalità non poteva
alla sperienza inferirsi, in quanto la spe
rienza rappresenta bensì una successione
di fenomeni, non però quella necessità di
concatenazione dei medesimi, cui esprime
il prineipio di causalità. Giacchè disse la
coscienza della necessità di tale principio
doversi ripetere dall'assuefazione acquistata
dall'uso di risguardare i fenomeni come
sempre associati, perchè in effetto s'incon
trano quasi costantemente concatenati fra
loro, eome causa ed effetto, e che, vedendo
in tutti un effetto, si suppone ognora un
altro effetto che ne sia cagione. E ben fu
trista maniera di risolvere una difficoltà
rilevata colla più fina penetrazione; giacchè