Page 18 - My Father-Final Italian
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Mi piacerebbe ora raccontare – ma solo in maniera sommaria – come dovetti affrontare delle enormi difficoltà nella mia pratica di Yoga durante i miei studi ingegneristici.
Tutte queste difficoltà furono per lo più superate semplicemente pregando per mio padre.
Una volta, cominciai da solo una pratica senza che nessuno potesse venirlo a sapere.
Ma, questo mi portò a una condizione neurologica che stava portando stress durante i miei studi. Mantenni il segreto finché non divenne eclatante. Dunque, scrissi una lettera a mio padre per poter essere portata personalmente da un tale che stava viaggiando verso Pune. Ero a centinaia di miglia di distanza da casa, senza possibilità di comunicazioni telefoniche. Mio padre mi rispose scrivendomi che avrei dovuto studiare quella materia sotto la supervisione di un esperto, ma che tutto si sarebbe concluso al meglio per me. Dopo aver letto quelle parole, tornai automaticamente in pace con me stesso, e i miei problemi neurologici scomparvero. In più, progredii in quella specifica pratica di Yoga.
Nella maggior parte delle lettere che mio padre mi scrisse durante il mio corso di studi, c’erano alcune linee guida ricorrenti. E anche durante le mie visite a casa durante le vacanze, mio padre era solito darmi molte linee guida per la mia pratica spirituale, così come per i miei limiti. Tutte queste linee guida mi erano date senza troppe discussioni o parole. Quelle, in seguito, divennero le basi del mio Sistema di Yoga. Mio padre parlava davvero poco, ma qualsiasi cosa dicesse sembrava non fosse stata analizzata prima, o pensata in maniera razionale o elaborata. Sembrava piuttosto Pratyaksha, per fare un esempio; come se l’avesse praticamente appena conosciuta.
Quando parlava di spiritualità, oltretutto, sembrava non ci fossero assolutamente dubbi nella sua mente riguardo ciò di cui stava parlando. In questo modo compresi chi è un Santo, in confronto a un Maestro di Yoga o ad un normalissimo insegnante di Yoga come me.
Mio padre era sempre molto attento quando mi ritrovavo a leggere dei libri spirituali o materiali inerenti lo Yoga, o addirittura inerenti la salute.
Mi dissuadeva, ma con frasi molto brevi, o senza doverlo ripetere più volte, quando realizzava che ciò che stavo leggendo non era autentico.
Molto raramente, ma sicuramente di persona, mi diceva di non leggere alcuni scritti di alcune persone famose, asserendo che la fonte non era autentica oppure che aveva delle criticità.
In seguito, ho potuto appurare da solo che la fonte era addirittura incompleta o fasulla.
Incontrai il mio primo insegnante di Hatha Yoga a Kerala durante il mio apprendistato al Centro di Ricerca Spaziale Indiano. Ho studiato solo dieci ore con lui. Il suo nome era Pandit Balakrishna Sharma. Lui mi disse che ero una persona molto dedita allo Yoga e mi sarei affermato in questo ambito. Mio padre incoraggiò i miei studi con lui, nonché i miei successivi contatti con quel Maestro, incluso l’invio di alcune donazioni.
Inoltre, durante i miei cinque mesi di vacanze nel 1985, Guruji B.K.S. Iyengar e suo figlio Prashanti mi invitarono a studiare Yoga Asana con loro, a seguito di uno specifico evento.
Ebbi quindi l’occasione di studiare Yoga Asana per cinque mesi, circa sei ore al giorno. Mio padre incoraggiava fortemente questa attività. Mi domandò, una volta, se stavo ottenendo quello che cercavo. Gli risposi: “No; ho ottenuto una buona conoscenza degli Asana di Yoga, ma non tutto quello che stavo cercando”.
Ricordo chiaramente il sorriso di mio padre che approvava la mia risposta, che mi faceva riflettere su come non avrei potuto mai raggiungere i miei obiettivi finali senza la grazia di mio padre. Penso che anche lui lo abbia detto, una o due volte nella mia vita, ma non lo ricordo con esattezza.
Ero solito ordinare libri sullo Yoga e la Spiritualità, anche se i miei risparmi erano pochi.
Mio padre mi diceva che i libri non avrebbero potuto fornirmi quello che stavo cercando. Comunque, non riuscivo a resistere a questa tentazione. E lui non obiettava molto, od opponeva alcuna resistenza. Ero solito disobbedire a mio padre più di quanto gli obbedissi.
Scoprivo, quando mi ritrovavo a disobbedirgli, che era puntualmente uno spreco di tempo ed energia. E, tutte le volte che gli obbedivo ho ottenuto i risultati che lui ha predetto per me.
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