Page 22 - My Father-Final Italian
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Quando la moglie dell’avvocato si inchinò allo Yogi, egli fece immediatamente un Mudra benedetto (Abhaya Mudra) e disse: “Possa tu partorire un figlio”. Lei diede alla luce un bambino in nove mesi.
Lo Yogi trascorse quella notte nella casa dell’avvocato (Foto 13 – Krishnanatha Maharaj).
Il giorno seguente, il sig. Paradeshi e lo Yogi visitarono il vicino templio di Shree Shanidev (Saturno) chiamato Shanipar, nei pressi del principale mercato di verdure di Pune, detto Mandai. Questo templio si trova ancora nel medesimo luogo.
Contemporaneamente, al templio c’era anche mio padre. Lui era solito farvi visita dopo le lezioni presso la casa di Govinda Daji Joshi (Lakade), che viveva dalla parte opposta al templio (questa casa ancora è lì). Vedendo mio padre, il sig. Paradeshi tentò di presentarlo allo Yogi. Mio padre fu subito attratto da quello Yogi e si prostrò ai suoi piedi.
Lo Yogi disse al sig. Paradeshi che aveva incontrato mio padre nelle ultime sue cinque nascite, e che lo aveva guidato.
Mio padre divenne improvvisamente totalmente soddisfatto.
Lo Yogi chiese poi a mio padre di incontrarsi la notte. Da quel momento, mio padre divenne devoto di Shirdi Saibaba.
Krishnanatha Maharaj benedisse mio padre con l’esperienza della piena realizzazione spirituale! (Vedi Foto 14 – Il tempio di Shanipar, dove mio padre incontrò il suo Guru Krishnanatha Maharaj).
Qualche tempo dopo il loro primo incontro, Shree Krishnanatha M. chiese a mio padre di cominciare le preghiere Arati del Giovedì, dove gli altri devoti potevano incontrarsi e trarre beneficio del loro sviluppo spirituale, e risolvere i loro problemi.
Lo stesso Krishnanatha celebrava molti di questi incontri di preghiere, e mio padre accettò, proseguendo questi Giovedì fino alla fine della sua vita.
Sono stato molto fortunato a poter presenziare a tutti i giovedì di preghiere Arati durante le mie due decadi trascorse a Pune, quando mio padre era ancora vivo. Io stesso ho potuto assistere al fatto che molte persone venissero aiutate, e inoltre ho anche ascoltato parecchie storie da mia madre. Accadevano anche degli eventi mistici, dei quali sono ben cosciente. Esistono molto probabilmente centinaia di eventi di questo tipo che potrebbero essere descritti, ma ne racconterò solo alcuni.
Mio padre era solito fare dei brevi discorsi durante queste preghiere del giovedì.
Lui stesso mi ripeteva molte volte che non sapeva nemmeno cosa stesse dicendo. Successivamente apprendeva che aveva parlato di cose che non aveva mai potuto sapere o ascoltare prima. Queste frasi fluivano automaticamente nei suoi discorsi (vedi Foto 15 – Un esempio dei discorsi di mio padre).
C’era un ufficiale di Polizia ateo a Pune – non ricordo il suo nome – che condannava ogni tipo di devozione. Durante un giovedì di preghiere, mio padre affermò che quell’ufficiale stava praticando il Satyanarayana a Puja, un rituale di devozione estremamente famoso associato a Shree Vishnu, presso la sua casa. Ascoltando queste affermazioni, un praticante delle preghiere del giovedì si recò in bicicletta a casa dell’ufficiale e verificò che stava realmente praticando la devozione descritta.
Di seguito qui, una storia per certi versi molto seria.
In una occasione, apparve una ragazza moribonda, condotta alle preghiere del giovedì dai suoi genitori. La mostrarono al cospetto di mio padre, per avere una speranza di sopravvivenza.
In ogni caso, appena varcata la soglia del templio, la ragazza morì all’istante. Ci fu una confusione generale, seguita da probabili investigazioni legali sulla vicenda. In quell’occasione, gli occhi di mio padre furono bagnati dalle lacrime per parecchio tempo, mentre continuava a pregare in silenzio.
Nessuno si spiegava il perché fosse incessantemente in lacrime. Lui pregò il suo Guru Shree Krishnanatha Maharaj per un aiuto. Improvvisamente, quella ragazza si alzò come da un sonno profondo e disse ad alta voce che aveva bisogno di Udhi, le ceneri sacre.
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