Page 28 - My Father-Final Italian
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Quando lui aveva bisogno di un consiglio importante, per esempio inerente un problema con uno dei suoi discepoli, egli pregava il suo Guru chiedendogli di essere consigliato. Non gli chiese mai benefici personali per avere un lavoro, durante tutta la sua vita. Lui era molto abile nell'attribuire tutti i meriti dei suoi consigli al suo Guru e a Sai Baba di Shirdi, e a passare avanti, senza essere immischiato in questioni inerenti la propria fama. Io mi addoloravo quando realizzavo di non conoscere pienamente mio padre, anche se ero vicino a ciò che lui era.
La storia su come mio padre incontrò il suo Guru è già stata descritta in precedenza (cfr. "La sua evoluzione spirituale").
Poco tempo dopo il loro primo incontro, Krishnanatha Maharaj condusse mio padre a Shirdi per una visita. Durante questa visita furono accompagnati da poche altre persone. Loro si fermarono a Shirdi per pochi giorni in Dixit Wada, a una distanza dal templio di Sai Baba percorribile a piedi con facilità.
Mio padre stava leggendo la Scrittura del Gurucharitra, quale pratica da portare a termine in pochi giorni. Mentre leggeva il Gurucharitra, un giorno, tutti gli altri incluso Krishnanatha Maharaj si recarono al santuario del templio di Shirdi Sai Baba dove si recitavano le preghiere Aratri.
Dopo essere usciti dall'alloggio, chiusero la porta dall'esterno, così da non arrecare disturbo a mio padre che leggeva all'interno. Un attimo dopo essere partiti, mio padre sentì come se qualcuno lo stesse chiamando dal templio. Al sentire questa chiamata, diventò introspettivo, smise di leggere e si recò al templio. Quando raggiunse il templio, apprese che la porta della residenza era stata chiusa da fuori, ma gli si era aperta così da fargli raggiungere il santuario. Mio padre si sentì dunque un po' confuso. Quindi, Krishnanatha Maharaj gli disse che sapeva chi lo aveva chiamato al santuario. Quando mio padre si avvicinò al santuario, una ghirlanda, dal Santuario del Samadhi di Sai Baba, scivolò tra le sue mani. Dopo tale avvenimento, Krishnanatha Maharaj disse a mio padre che quello era un segno dell'apprezzamento di Shirdi Sai Baba e della sua benedizione. Mio padre ne fu davvero felice. Durante la notte, qualcuno svegliò improvvisamente mio padre, e quando aprì gli occhi davanti a lui comparve Shirdi Sai Baba. Lui ne fu davvero spaventato, oltre che confuso. In quella occasione, Krishnanatha Maharaj rassicurò mio padre dicendo di non preoccuparsi, e che Sai Baba gli sarebbe sempre stato grato. Questo creò una perenne connessione tra mio padre e Shirdi Sai Baba, e lui gli divenne devoto oltre ogni altro Dio o Dea! Mio padre continuò a fare devozione verso le altre divinità ma Sai Baba era il suo tutto e unico.
Ogni volta che lui pregava Shirdi Sai Baba con una invocazione, quello si presentava lì immediatamente, e non solo in maniera filosofica.
Lo Yoga Shastra (scienza spirituale) parla appunto dello sviluppo di tali tipi di connessione.
Mio padre mi ha accennato, durante le nostre chiacchierate, che una persona non può iniziare un vero viaggio spirituale finché non sviluppa un singolo ideale.
Quando Krishnanatha Maharaj era vivo, mio padre fece sempre cose importanti sulla base delle istruzioni che gli venivano date.
Krishnanatha Maharaj aveva detto alle altre persone che mio padre era un Sanyasi (monaco) nella vita precedente, fino a quella presente. E che aveva avuto un desiderio di fare esperienza da capofamiglia. A causa di questo desiderio, quel monaco rinacque capofamiglia.
Ma, in quella vita, sarebbe stato liberato in quanto aveva raggiunto l'apice della spiritualità.
Ho ascoltato questa storia un paio di volte, da mia madre. Ma la appresi in maniera straordinaria. Quando mio padre morì nel 1988 mi trovavo in Nuova Zelanda, e mi spostai negli USA, come già ho spiegato precedentemente (cfr. "La sua vita familiare"), appena dopo la sua morte.
Mia madre, ormai vedova, apprese del mio trasferimento.
Uno dei nostri vicini di Pune, Kusum Atya Ranade, stava per visitare gli USA al tempo, e sarebbe partito da Pune. Mia madre mi inviò una lettera per mano di Kusum Atya, assieme alla biografia della vita precedente di mio padre. Prima di allora non ero a conoscenza dell'esistenza di un tale testo. Questa biografia è una scrittura originale di mio padre nella vita precedente.
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