Page 32 - My Father-Final Italian
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Le esperienze dei suoi devoti.
Sembra appropriato ora, richiamare le esperienze di alcuni dei devoti che si sono avvicinati a mio padre e ne hanno tratto beneficio.
Saranno presi in considerazione solo alcuni esempi.
Per quanto mi riguarda, posso sicuramente affermare che la maggior parte del mio successo nell'istruzione, nello Yoga e nella spiritualità è dovuto alle indicazioni di mio padre e alle sue benedizioni. Pertanto, non ho dubbi o altri pensieri a riguardo.
Ho già analizzato gli esempi del sig. Natu e del sig. Limaye (cfr. "La sua evoluzione spirituale").
La figlia del sig. Shripad Wagh, un discepolo di mio padre e impiegato dell'Ufficio della contabilità delle Forze Armate, aveva servito mio padre durante i miei studi ingegneristici. Il suo nome è Shabba. Lei aiutò in vari modi mia madre e mio padre. Stava però trovando difficoltà a sposarsi, ed era triste, in quanto stava per superare l'età allora considerata quella limite per sposarsi.
Mio padre aveva notato la sua tristezza e un giorno le disse che avrebbe pregato Shirdi Sai Baba per trovarle un buon compagno di vita. Le disse anche che avrebbe trovato questa persona nell'arco di una settimana. Questo è ciò che accadde.
Lei trovò una persona che era oltre le sue aspettative, e condusse una vita familiare molto felice con lui; diede alla luce due figli gemelli e una bellissima figlia. Tutti loro vennero molto ben istruiti e divennero economicamente benestanti. La figlia divenne una nota dottoressa e ora esercita in Australia. Le condizioni economiche di Shabba migliorarono rapidamente e oggi è una nonna molto felice.
Nel 1950, un giovane senza lavoro arrivò a Pune in cerca di un impiego. Lui si mise a cercare lavoro con ogni sforzo e in ultima analisi lo trovò in una drogheria, ma per un salario molto basso. Lui era solito venerare quotidianamente Dio.
Un giorno lesse un piccolo appunto biografico di Shree Sai Baba, scritto dal sig. Ramanath Modak. Non si poté trattenere dall'acquistare quel libro e perciò lo lesse per intero. Divenne quindi devoto a Shree Sai Baba. Il sig. Gandhi era solito recarsi al salone del barbiere Sopanrao Pawar. Il sig. Pawar era a conoscenza delle preghiere Arati del giovedì celebrate da mio padre. il sig. Gandhi e il sig. Pawar parteciparono quindi assieme alle preghiere Arati.
Il sig. Gandhi fu colpito dall'atmosfera, e divenne un discepolo.
Successivamente, il sig. Gandhi affrontò una difficoltà finanziaria.
Aveva un lavoro nella drogheria, ma con uno stipendio estremamente basso. Pregò la foto di Sai Baba con le lacrime agli occhi. Quando riaprì gli occhi vide l'immagine con le mani che mostravano benedizione, e con un messeggio: "lascia il tuo lavoro".
Più tardi, Ghandi fece visita a Shree Muralidhan Mandir, in serata. Per una coincidenza incontrò mio padre fuori dal templio. Gli spiegò quindi la sua intera storia, e mio padre gli disse con convinzione: "Da ora in poi, non preoccuparti più della tua situazione economica. Lascia il tuo lavoro e inizia a curare i tuoi affari. Diverrai titolare e avrai persone che lavoreranno per te. Questa è l'indicazione di Shirdi Sai Baba per te".
Gandhi rientrò a casa e pregò Shirdi Sai Baba, offrendogli un bastoncino di incenso. Lui acquistò la drogheria del sig. Oak per cinquecento Rupie. La inaugurò con mio padre quale ospite d'onore.
La chiamò "Negozio delle provviste Vinayak, considerato il primo nome di mio padre, per l'appunto. Questo negozio andò avanti così bene che il sig. Gandhi divenne economicamente ricco e continuò il suo commercio per oltre quarantadue anni senza alcuna perdita. Sposò anche una donna molto saggia ed ebbero due bellissimi bambini.
Ha goduto di una lunga vita, familiare e devozionale.
Ho fatto visita al negozio delle provviste "Vinayak" sin dalla mia infanzia, e anche dopo il mio ritorno da oltreoceano.
Penso che ora il sig. Gandhi non sia più in vita. L'ho conosciuto per oltre quarantacinque anni.
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