Page 6 - My Father-Final Italian
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La sua vita lavorativa.
Vinayak fu istruito per fare l’insegnante a scuola. Lui ha lavorato in alcune scuole e ha fatto pure lezioni private per incrementare le sue entrate. Lui lavorava in una scuola chiamata Alegaonkar, ma io non ho molte informazioni riguardo il suo impiego presso questo Istituto Superiore, fatta eccezione per il fatto che percorreva in bicicletta una enorme distanza per raggiungere quel posto. Successivamente, trovò impiego a Pune presso la Scuola Superiore Gopal come Bua, che significa “Santo”. Io stesso studiai in quella scuola per molto tempo, dopo che mio padre ebbe lasciato quel posto di lavoro.
Una volta fecero un’ispezione scolastica fatta dal corpo municipale della città di Pune. L’ispettore educativo, notando la qualità dell’insegnamento di mio padre, e conoscendo le sue condizioni economicamente povere, lo raccomandò alla Scuola Superiore di Santa Ornella, collocata nell’aria rurale di Pune. Gli venne offerto un salario migliore e un posto come Preside di Scuola Media. Comunque, le Autorità Cristiane della scuola Santa Ornella volevano che mio padre diffondesse i dettami della religione Cristiana, giacché Vinayak aveva molti seguaci spirituali.
Mio padre dovette sopportare molte molestie da parte delle autorità cristiane di quella scuola; alla fine, rassegnò le sue dimissioni dal lavoro nelle scuole.
Quando Vinayak si dimise dall’insegnamento all’età di sessantasei anni, gli venne offerto un posto da supervisore in un’industria di incensi, di proprietà di un suo discepolo. Successivamente, vedremo come questo discepolo passò da una condizione economicamente disagiata ad uno status migliore, grazie alle benedizioni di mio padre. Lui accettò dunque quel lavoro, ma, come avrebbe voluto il destino, lavorò solo da impiegato in questa fabbrica di incenso davvero fino a tarda età. In quel posto mio padre fu trattato molto duramente come lavoratore, e questo influì molto sulla sua salute. Fu pure insultato in molti modi da alcuni membri della famiglia di quel suo discepolo. In ogni caso, Vinayak tollerò tutto con mente molto calma. Quel posto di lavoro era appena dietro il nostro appartamento in affitto. Allora ero uno studente di Scuola Superiore. Incontravo mio padre ogni volta che uscivo di casa o vi rientravo, senza mai mancare ad ogni singolo compito.
Durante quegli incontri, mio padre mi incitava a studiare bene, per trovare una mia sistemazione, e mi raccontava di come quel duro lavoro fosse parte della sua austerità spirituale.
Venti anni prima di morire, mi disse che il suo duro lavoro sarebbe stato preso in considerazione, così come la sua tolleranza e il suo perdono verso il suo discepolo.
Sempre durante i nostri incontri, mi diede buone linee guida per la mia vita futura, dicendomi che i miei ottimi studi mi avrebbero ripagato. Mi disse pure che non avrei mai sofferto una condizione di povertà e che sarei diventato molto ben conosciuto. Tutte le sue affermazioni si sono poi rivelate veritiere (Foto 5 – Mio padre mentre lavora come operaio, col suo collega, Sig. Diwekar).
La salute di mio padre peggiorò a causa del duro lavoro nella fabbrica di incensi, ma lui continuò comunque a lavorare per accudire la famiglia. Lui non era mai pigro o inattivo. Il suo aspetto era quello di una persona ligia al dovere. Accettò la sua malattia e le difficoltà economiche prendendole come un gioco. Io riuscivo chiaramente a vedere come lui fosse completamente disinteressato al mondo materiale, pur vivendolo.
Quando iniziai la facoltà di Ingegneria, lui non era più in grado di lavorare. Ma, comunque, svolgeva sempre qualche attività, come aiutare mia madre, consigliare i suoi discepoli, e pure svolgere le faccende domestiche.
Le sue condizioni economiche erano tali che non poteva nemmeno permettersi di comprare la verdura. Ma non lasciò mai che questo potesse influenzare negativamente la mia istruzione, e continuava perciò ad incoraggiarmi negli studi (Foto 6 – Rara foto mia e di mio padre assieme, dopo che aveva smesso di lavorare).
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