Page 228 - WIG bilancio separato e consolidato 2015
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
dei rifiuti. La prospettata operazione di integrazione tra i due gruppi quotati si inseriva inoltre nell’attuale contesto di mercato che vede l’integrazione tra società come unica via praticabile in futuro per essere pronti per struttura e per capacità finanziaria alle sfide di un mercato che vedrà sempre più la tendenza allo “zero waste”. Il Progetto Wastend della controllata Waste Italia va proprio in questa direzione, programmando a valle di una raccolta differenziata, un modello impiantistico che tenda a valorizzare i rifiuti trasformandoli in prodotti da reinserire sul mercato creando quindi nuovo valore.
L’accordo stipulato con Biancamano ha modificato sostanzialmente il focus strategico del Gruppo che ha deciso di abbandonare la politica di integrare efficienza energetica e ambiente e di concentrarsi esclusivamente nel business ambiente al fine di costituire un polo capace di aggregare altri operatori medio piccoli che operano nella filiera della raccolta e smaltimento dei rifiuti. Conseguentemente nella seconda parte dell’anno la Società ha proceduto a scorporare tutte le attività del ramo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica attraverso una operazione mista di scorporo e distribuzione in natura. In particolare, l’operazione di scorporo è stata finalizzata a metà novembre 2015 con l’iniziale conferimento della sub holding per le rinnovabili Volteo Energie S.p.A. (preliminarmente espunta dei rapporti inerenti business minori non rientranti nel perimetro di conferimento) in Innovatec S.p.A. quotato all’AIM Italia, che nel frattempo aumentava in dimensioni per crescita esterna attraverso l’acquisizione del gruppo quotato all’AIM Gruppo Green Power S.p.A., e si è completata con l’erogazione di un dividendo straordinario in natura delle azioni Innovatec di cui Gruppo Waste Italia S.p.A. era titolare.
Ad esito di suddetta distribuzione del dividendo in natura, Gruppo Waste Italia S.p.A. è rimasta proprietaria di una partecipazione di minoranza di circa il 17% in Innovatec S.p.A.. In data 30 marzo 2016 Gruppo Waste Italia S.p.A. e Biancamano S.p.A. hanno comunicano congiuntamente di avere concordato di prorogare le tempistiche originariamente previste per il perfezionamento dell’operazione di integrazione al 31 dicembre 2016 come scadenza ultima prevista per la realizzazione dell’operazione inizialmente fissata nel 30 aprile 2016, prevedendo analogamente la proroga di eguale periodo, ossia di otto mesi, di tutte le scadenze indicate nell’accordo. Inoltre, in particolare riferimento al sopradetto aumento di capitale in Kinexia (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) di cui al comunicato stampa del 22 aprile 2015, i tempi di detto aumento si sono dilatati proprio a seguito della prospettata Fusione con Biancamano.
I risultati della Società per l’esercizio 2015 non sono stati in linea con le aspettative per via delle svalutazioni operate sulle partecipazioni iscritte - di cui si fa ampiamente cenno nella presente Relazione - a seguito degli effetti derivanti dall’approvazione in data 24 marzo 2016 da parte della controllata Waste Italia S.p.A. del nuovo Piano Industriale 2016-2020 del business Ambiente. In pari data il consiglio di amministrazione della controllata evidenziava che le risultanze e la generazione di cassa connessa al nuovo Piano determinavano la consapevolezza che l’attuale indebitamento e in particolare il Bond Waste non risultava più sostenibile nel medio lungo termine, sia per linea capitale, che per linea interessi rendendosi necessario procedere quanto prima ad una rinegoziazione e revisione dei termini del Bond Waste al fine di assicurarne la coerenza con i flussi di cassa previsti dal nuovo Piano.
La sostenibilità finanziaria del vecchio Piano Industriale 2015-2017 (che comprendeva sia il settore ambientale, rinnovabili-efficienza energetica nonché i risultati stimati della Società) era peraltro garantita, oltre che dalla capacità autonoma di rimborso del Bond Waste, dalla dismissione di alcuni assets non più considerati core, fra cui il più importante era la partecipazione in SEI Energia S.p.A. titolare del business del teleriscaldamento, delle sette società agricole di biodigestione e del campo eolico di Cirò in costruzione. Nel corso del 2015, il programma di dismissione è stato parzialmente eseguito con la cessione delle quattro società agricole con impianti di biodigestione ubicate nell’area della Lomellina. Conseguentemente, i minori flussi di cassa garantiti dalla situazione corrente, l’allungamento delle tempistiche necessarie a completare le dismissioni di assets no core, i flussi prevedibili per i prossimi dodici mesi a budget, nonché le difficoltà di accesso al credito bancario per via dell’elevato leverage, hanno determinato la decisione, da parte della Società di iniziare un processo di rimodulazione di alcuni rilevanti impegni finanziari definiti infra, già scaduti o in scadenza, non procedendo al relativo pagamento secondo le scadenze contrattuali del prestito obbligazionario convertibile interamente sottoscritto da Jinko Solar al 31 dicembre 2015, delle rate mensili del mutuo Banca Marche i cui proventi furono destinati all’acquisizione dell’autorizzazione del campo eolico di Cirò da 30MW,
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