Page 65 - Bilancio Ordinario 2013
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KINEXIA SPA Bilancio separato e consolidato 2013 63
un profondo processo di riorganizzazione del settore. Al fine di una migliore efficienza decisionale e procedurale e in un’ottica di creazione di valore, tale riorganizzazione si è sviluppata sia in termini di ottimizzazione dei veicoli societari sia in termini di ricerca di efficienze, di riduzione dei costi, di produttività nonché di razionalizzazione dell’intera struttura organizzativa sia del personale interno che dei consulenti esterni. Tali effetti hanno generato degli importanti benefici a livello di conto economico per gli esercizi 2011 e 2012.
Alla luce delle incertezze normative sul settore eolico e sul fotovoltaico su terra con conseguenti impatti nei ren- dimenti prospettici, il Gruppo nel 2011 ha operato svalutazioni di avviamenti e di attività sostenute su specifici progetti rientranti nel settore eolico e del fotovoltaico su terra per complessivi Euro 5,1 milioni.
Il Gruppo ha inoltre effettuato ulteriori svalutazioni per Euro 0,9 milioni su partecipazioni per sviluppo progetti in biomasse. Nel corso del 2012 le svalutazioni di avviamenti sono proseguite e risultate pari a Euro 0,3 milioni in aggiunta a quelle su partecipazioni in società veicolo per lo sviluppo di parchi eolici per Euro 0,7 milioni a seguito della loro messa in liquidazione.
Nel corso del 2013 sono state operate ulteriori svalutazioni per Euro 1,4 milioni, il management del Gruppo ha scelto, per motivi di opportunità e prudenza, di non procedere ulteriormente nello sviluppo dei progetti facenti capo alle società Castelvetrano Windpower Srl ed EDF, pari a 111 MW, in forza di scelte di focalizzazione su busi- ness ad più alta marginalità e alla volontà di focalizzare lo sviluppo eolico nei già citati progetti «Cirò» e «Fontana di Maggio».
Si precisa inoltre che con la cessione delle controllate Hybla, S. Maura, Martignana Po Energia e della collegata Regia Energia (operata nel mese di luglio) i progetti in autorizzazione e in programmazione si riducono di 207 MW rispetto a quanto commentato nel Bilancio 2012. Si tratta di una dismissione di attività non strategiche: l’operazione è in linea con il Piano Industriale 2013-2015 del Gruppo e la liquidità derivante dalla cessione sarà utilizzata a supporto del Piano stesso.
La tabella che segue riporta ai singoli progetti in pipeline e la relativa fase operativa al 31 dicembre 2013:
LINEA DI BUSINESS FASE
in costruzione autorizzato in autorizzazione in progettazione Totale
Biogas 00000
Bioenergie
Biomasse/Impianti Forsu
Eolico
Fotovoltaico
0 10
0 10
30 043
0 00
Totale 30 2 43
01
01
073
00
0 75
In riferimento allo status dei progetti in sviluppo riferibili quasi esclusivamente al progetto Fontana di Maggio, si segnala che il TAR Bari ha rigettato tutte le domande proposte dal Gruppo a riguardo. Si ricorda che in data 4 aprile 2012, a seguito della notifica del definitivo diniego dell’autorizzazione unica in riferimento al progetto di cui sopra, il Gruppo aveva infatti impugnato la decisione al TAR competente.
In data 27 giugno 2012 era stata trattata la richiesta di sospensiva sul diniego che era stata rigettata con ordinanza n.439/12. Su consiglio dei legali di fiducia e sulla base delle informative e documentazioni a nostro favore, il Gruppo aveva ritenuto necessario “sentire” il Consiglio di Stato al fine di ottenere una posizione sul punto centrale della controversia e cioè se fosse consentito alle Regioni (in questo caso alla Puglia con la L.R. n.31/08) elidere la normativa nazionale in ordine alle tempistiche “perentorie” di conclusione del procedimento di autorizzazione unica.
Il Consiglio di Stato con ordinanza del 25 settembre 2012 aveva accolto l’appello del Gruppo, disponendo che il merito della causa debba essere trattato innanzi al TAR della Puglia, il quale, come già detto, ha rigettato le domande formulate dal Gruppo.
Alla luce dell’ultima sentenza del TAR di Bari, sentiti anche i propri legali, il Gruppo ha ricorso in appello nel mese di gennaio 2014 contestando nella sostanza la legittimità – a fronte di un procedimento avviato ed istruito fin dal 2007 (procedura che avrebbe dovuto essere conclusa entro il termine perentorio di 180 giorni ex art.12 D.Lgs. n.387/83) – di richiedere nuovi documenti, integrazioni, peraltro domandate solamente nell’ottobre 201,1 dopo


































































































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