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Qualità delle istituzioni 75
livello locale in quanto vi è un rapporto stretto fra il privato e il burocrate e il cittadino e il politico (Prud’homme, 1995; Tanzi, 1995).
In tali società è inoltre più probabile che si stabilisca un legame organico fra criminalità organizzata e ceto politico. Non solo i vincoli familiari sono alla base della criminalità organizzata (camorra,mafia,ndrangheta) ma la criminalità organizzata appoggia gli uomini politici con il voto (partico- larmente importante è il voto di preferenza) ottenendone in cambio protezione per le varie attività. Insigni membri della società civile (docenti, avvocati, magistrati, etc.) patteggiano poi con la criminalità la propria elezione a livello locale e na- zionale. D’altronde la criminalità è sempre pronta a schierarsi con il partito vincente e proprio dove i partiti sono deboli, come nelle società in cui predominano i legami verticali, tali appoggi si trasferiscono facilmente da un partito a un altro.
In base all’analisi di cui sopra possiamo avanzare tre ipo- tesi.
La prima è che le società ove dominano organizzazione politiche di tipo verticale sono caratterizzate da istituzioni meno efficienti e più bassi livelli di produttività della spesa pubblica.
La seconda è che in una società dove le organizzazione politiche di tipo orizzontale e verticale sono presenti con differente peso nei vari territori il decentramento amministrativo e finanziario può acuire e non ridurre i divari territoriali.
La terza è che ci aspettiamo che i fenomeni della criminalità organiz- zata e della corruzione siano maggiori dove dominano organizzazione politiche di tipo verticale.
Queste ipotesi trovano riscontro nel caso del Mezzogiorno. Dopo gli anni ’70 con la nascita delle regioni e le successive leggi, si veda nel 2001 la modifica del Titolo V della Costi- tuzione, che hanno concesso sempre più funzioni agli enti locali assistiamo a un continuo deterioramento delle istitu-



























































































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