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Franklin delano roosevelt e l’approccio top-down 145
2. La Grande Depressione
La decade del 1920 negli USA vide anni di crescita impetuosa e incontrollata, quando il potere d’acquisto delle classi ricche e medie americane aumentò rapidamente e raggiunse livelli ben al di sopra di opportunità solide d’investimento, così favorendo comportamenti imitativi di speculazione finan- ziaria e immobiliare. Le innovazioni tecnologiche durante e dopo la prima guerra mondiale avevano accresciuto il fat- turato dell’industria a livelli che di gran lunga sorpassavano la capacità d’acquisto di lavoratori dipendenti e agricoltori americani, in tal modo creando un problema di differenziale ampio tra la capacità produttiva del Paese e quella di consu- mo della massa della popolazione. Nel 1929 gli USA furono colpiti da una crisi di proporzioni devastanti che ben presto si propagò al mondo industrializzato. La Grande Depressio- ne durò dieci anni, rappresentando cosi la più lunga fase di caduta economica della storia moderna. La crisi rappresentò un punto di svolta nella storia americana, con conseguenze finanziarie, economiche e sociali inaspettate e che colsero gli americani e il governo del tutto impreparati (Badger, 1989).
Nel primo anno della Depressione, il 1930, gli USA avevano già 7 milioni di disoccupati. Nel 1933 i disoccupati erano arri- vati a 15 milioni, il che significava che un terzo delle famiglie americane mancavano di mezzi di sussistenza, mentre quasi metà delle banche del Paese erano fallite. Questo cataclisma epocale era iniziato come una ordinaria recessione nell’estate del 1929, quando si videro segnali di calo di spesa dei consu- matori, aumento di beni invenduti, e calo di produzione. Ma anche a fronte di questo i prezzi delle azioni continuarono a salire in una maniera non in sintonia con le proiezioni di guadagni futuri, fino a quando il 24 ottobre 1929 la borsa crollò sotto la spinta di investitori impauriti che iniziarono a disinvestire in massa. In quello che fu poi conosciuto come il Black Thursday, il numero record di 12,9 milioni di azioni furono vendute, e alcuni giorni dopo altre 16 milioni di azioni avevano perso il loro valore. A novembre 1929 le azioni di