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Franklin delano roosevelt e l’approccio top-down 153
per migliorare le condizioni dei posti di lavoro e proibire il lavoro minorile; infine, ma non da ultima, la Tennessee Val- ley Authority, per intraprendere lo sforzo senza precedenti dell’intervento integrato di sviluppo di un bacino fluviale che abbracciava diversi Stati.
Nei secondi cento giorni nel 1935, conosciuti in seguito come il Secondo New Deal, Roosevelt si mosse speditamente e in maniera proattiva per rispondere alla decisione della Corte Suprema che aveva decretato la fine del National Re- covery Act. Il Presidente ricercò e ottenne dal Congresso l’approvazione di legislazione che con la Social Security Ad- ministration creava la base del sistema di welfare della na- zione con un programma di benefici economici ad anziani e disoccupati. Il National Labor Relations Act stabiliva per la prima volta il diritto dei lavoratori alla contrattazione col- lettiva e all’organizzazione sindacale nei posti di lavoro. La Works Progress Administration collocava i disoccupati in una gamma di progetti dispersi sul territorio, quali infrastruttu- re di servizi di quartiere e produzioni del National Theatre Project e del Federal Writers’Project. Indubbiamente il New Deal di Roosevelt dette a tanti giovani avvocati, assistenti sociali e ingegneri, brillanti e idealisti, l’occasione di essere «intellettuali a servizio del pubblico» (service intellectuals), contribuendo a formulare e attuare politiche d’intervento allorquando costoro divennero lo staff delle varie agenzie del New Deal (Badger, 1984; Rosen, 1977).
La visione pragmatica di Roosevelt da un lato introduceva negli USA la tipologia di riforme economiche e sociali che nu- merosi Stati europei avevano già avuto. Dall’altro rappresen- tava l’esempio più completo di riforme di lungo termine nella politica nazionale, allontanandosi significativamente dalle forme di capitalismo laissez faire. La tendenza era iniziata con la regolamentazione delle ferrovie negli anni 1880, con i principi di riforma enunciati dai movimenti di pianificazione urbana e regionale (City and Regional planning) alla fine del XIX secolo, e dai movimenti di salvaguardia dell’ambiente (Conservation movement) e delle riforme sociali e dell’e-































































































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