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Qui di seguito analizzeremo il percorso di trasformazio- ne della versione originale dell’Agenda di Lisbona e il suo approdo nella strategia Europa 2020, vale a dire in un pro- gramma che spinge i Paesi membri ad abbracciare la finalità più ambiziosa della crescita sostenibile per tutte le regioni e aree della UE, crescita che deve basarsi sull’innesco di processi di innovazione (smart specialization) che siano congruenti con le specificità di ciascun territorio (region specific). Il ruolo trainante di Europa 2020 è pertanto duplice. Da un lato essa fornisce la finalità e gli obiettivi strategici per la nuova poli- tica di Coesione, mentre dall’altro è cruciale nel giustificare la stretta del meccanismo di governance che caratterizza la policy nel suo quinto ciclo.
Questa nostra analisi ribadisce l’interpretazione che in- forma il presente capitolo, vale a dire che l’impatto negativo della crisi finanziaria ed economica e la formulazione della finalità e obiettivi di Europa 2020 in risposta alla crisi ab- biano permesso la completa trasformazione dell’Agenda di Lisbona, da iniziativa con struttura intergovernativa a poli- tica economica della UE, delineandone un nuovo approccio allo sviluppo. Tale trasformazione è stata possibile per i due passaggi che si sono intrapresi, il primo dei quali è stata la rimodulazione dell’Agenda da parte di Europa 2020 seguìto poi dall’assorbimento di Europa 2020 nella nuova politica di Coesione durante il ciclo corrente. Questa interpretazione sottolinea inoltre come la trasformazione serva a costruire un legame più stretto tra la politica di Coesione e la stra- tegia economica della UE, che è finalizzata ad aumentare la competitività e la crescita sostenibile dell’intera economia europea.
3. La politica di Coesione e l’Agenda di Lisbona all’interno del programma del Mercato Unico
Una delle differenze che si estrapolano con evidenza dall’ana- lisi della strategia dell’Agenda di Lisbona rimodulata nel 2010,