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262 robert leonardi
non si vuole soltanto riuscire a utilizzare le risorse – vale a dire, conseguire migliori risultati di outputs – ma si punta so- prattutto a misurare l’impatto che gli investimenti producono sul territorio, impatto già ipotizzato nella valutazione ex-ante dei programmi, e misurato tramite indicatori per ciascuna priorità – vale a dire, pervenire a una quantificazione degli outcomes. Sono infatti questi ultimi che producono il quadro del rendimento istituzionale degli Stati membri e delle Regioni nell’attuazione della nuova politica di Coesione perché, dove sono positivi, gli outcomes certificano il salto di qualità e di coesione compiuto dall’economia e dalla società europea
Lo sforzo richiesto dai nuovi Regolamenti nel quantificare i risultati della Politica di Coesione in termini dei risultati e degli impatti prodotti e che erano stati previsti per ciascun Stato membro e Regione è nuovo e quasi rivoluzionario. Ne consegue che la valutazione ex-ante e i risultati che essa prevede per i programmi operativi sono rimossi da quella tradizione frequente in passato di lista della spesa (wishful thinking) e sono invece collocati in un contesto più realistico di aspettative che si possono soddisfare nel breve e medio termine, in seguito agli investimenti fatti dalla Politica di Coesione su progetti interrelati e coerenti con le quattro pri- orità prima elencate.
Un’altra innovazione significativa dei nuovi Regolamenti è la richiesta esplicita di rendere possibile la partecipazione delle istituzioni sub-nazionali e della società civile nella for- mulazione e monitoraggio dell’utilizzo dei Fondi Strutturali. I nuovi Regolamenti lasciano spazio a iniziative programma- tiche locali in tal senso e a investimenti integrati sul territorio che richiedono meccanismi ad hoc di partecipazione alla ge- stione dei programmi da parte delle amministrazioni locali e di partecipazione alla messa a punto delle scelte program- matiche da parte di esponenti sociali e imprenditoriali della società civile, in un sistema di governance multi-livello (Grillo e Nanetti, 2016). La richiesta esplicita di adottare sistemi di governance multi-livello (Gualini, 2004) nell’attuazione dalla nuova politica di Coesione pone una sfida (Polverari, 2014)































































































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