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Riflessioni sulla governance 307
l’avvio del Piano Marshall. L’interesse nei confronti della cre- scita delle regioni meridionali è stato unanime sia da parte del governo statunitense che dei principali intellettuali italiani dell’epoca. Il primo era infatti timoroso che una persistente situazione di arretratezza socio-economica nel Sud Italia, e la conseguente alta conflittualità tra le popolazioni meridio- nali, avrebbe potuto agevolare l’insediamento di strutture di stampo comunista (Del Monte, Giannola, 1978). Inoltre, i contatti tra il governo statunitense e quello italiano si sono intensificati notevolmente in quegli anni anche grazie alla creazione dell’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno (SVIMEZ) che, fin da subito, si è dichiarata con- vita di voler utilizzare la maggior parte degli aiuti americani per lo sviluppo delle regioni del Sud Italia. La sua creazione, avvenuta nel 1946, è stata fortemente favorita da alcune per- sonalità di spicco del panorama economico e culturale ita- liano di quegli anni afferenti all’Istituto per la Ricostruzione Industriale (IRI) (D’Antone 1995). Tra questi, un ruolo non secondario è stato svolto da Domenico Menichella, direttore generale della Banca d’Italia. Forte dell’appoggio di Alcide de Gasperi, ha iniziato in quegli anni un’accesa campagna diplomatica volta a garantire l’adesione dell’Italia alla Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BIRS):
Una volta ammessi a partecipare alla Banca, abbiamo la possibilità di chiedere dei prestiti per scopi di ricostruzione [...]. Bisogna fare il possibile per cogliere questa opportunità, che non si presenta due volte nella storia di un popolo. Noi possiamo, per ottenere i finanziamenti, presentare programmi ricostruttivi completi per settori economici, e la Banca è disposta a finanziare in misura totale l’importazione di quei prodotti e di quelle materie che la realizzazione dei nostri programmi ci impone di acquistare all’estero. Si può così pensare alla elaborazio- ne di programmi ricostruttivi per i settori ferroviario, idroelettrico, meccanismo, siderurgico e agricolo (Menichella, 1986, pp. 392-393).
A seguito dell’adesione dell’Italia alla BIRS, avvenuta nel mar- zo 1947, i contatti tra il governo italiano e la Banca Interna-