Page 348 - marini
P. 348

310 mattia casula
1970 ha segnato l’avvio di una nuova fase nella storia dell’in- tervento straordinario, la terza per l’appunto, caratterizzata da una progressiva riduzione dell’isolamento della Casmez, da un lato, e dall’avvio di una nuova politica regionale basata sull’idea di sviluppo endogeno, dall’altra. La Legge n.853/1971, ad esempio, oltre ad aver abolito il Comitato dei Ministri per il Mezzogiorno e ad aver affidato al Comitato Interministe- riale per la Programmazione Economica (CIPE) un nuovo ruolo di coordinamento per il Sud, ha introdotto una serie di misure al fine di istituzionalizzare pratiche contrattuali tra lo Stato e gli attori regionali e locali per la progettazione di interventi nelle regioni del Mezzogiorno. Quest’ultime, tra le quali è possibile far rientrare i «progetti speciali»1 e la «contrattazione programmata»2, hanno contribuito a ridurre in maniera significativa il potere discrezionale della Casmez, a tutto vantaggio di nuovi rapporti di forza tra le autorità politiche centrali e quelle pubbliche e private locali. Infine, la quarta fase si colloca tra la Legge n. 64/1986 e la definiti- va soppressione, nel 1992, dell’intervento straordinario. In particolare, la Legge n. 64/1986, riconoscendo ufficialmente l’idea dello sviluppo endogeno quale motore per lo svilup- po delle aree depresse, ha inaugurato una nuova stagione dell’intervento straordinario caratterizzata dal prevalere di un approccio bottom-up e da un insolito policentrismo nella gestione della politica regionale, totalmente differente rispet- to all’approccio centralizzato delle prime fasi. Infatti,
il nuovo intervento straordinario si caratterizzava [...] per la pre- senza di una pluralità di attori. Mentre la formula precedente era fondata sulla prevalenza della Cassa, che concentrava in sé pro-
1. I «progetti speciali» hanno riguardato campi di intervento differenti per il Mezzogiorno e potevano essere elaborati e progettati dalle Regioni o dal Ministro per il Mezzogiorno. La loro selezione e approvazione era sotto il vaglio del CIPE. Alla Casmez, invece, spettava il compito di attuarli.
2. La «contrattazione programmata», già informalmente avviata a partire dal 1968, si è basata su pratiche concertate tra governo e imprenditori per la defini- zione di una serie di interventi per il Sud Italia.






























































































   346   347   348   349   350